CSP International, gruppo di Mantova che opera nel settore della produzione e distribuzione delle calze, intimo e costumi da bagno, uomo e donna, ha presentato Pantapants, la nuova categoria bodywear a marchio Oroblù che interpreta in maniera innovativa ed ecosostenibile il comfort a pelle per una vera e propria rivoluzione del vestire.
Il prodotto è realizzato grazie alla macchina circolare LBJ6 progettata da Lonati, azienda di Brescia che opera nel settore delle macchine per calzetteria.
CSP International e Lonati hanno investito nel progetto Pantapants grandi risorse, in primis umane, dal momento che un team congiunto di oltre trenta persone si è dedicato per circa un anno alla gestione e all’organizzazione del piano di lavoro e, in secondo luogo, economiche. CSP ha infatti investito nell’acquisto di macchinari e attrezzature, nonché nella divisione Ricerca & Sviluppo, mentre Lonati ha fornito tutta l’assistenza necessaria al corretto funzionamento delle macchine, supportando CSP in tutti gli aspetti legati al processo post-vendita.
La collaborazione tra le due aziende ha dato vita a un prodotto unico sul mercato, pensato e realizzato al 100% in Italia, con un forte contenuto innovativo e specifiche caratteristiche di ecosostenibilità volte alla salvaguardia delle emissioni come la filiera corta a km0 e l’assenza di tintura dei capi perché creati con filato già tinto, oltre alla grande attenzione alla qualità, sinonimo di durabilità nel tempo e riduzione sprechi.
“Le persone sono sempre più attente alla qualità di ciò che indossano e, al tempo stesso, più sensibili all’impatto che i loro acquisti e i loro comportamenti hanno sull’ambiente. Da tempo la nostra azienda punta all’eco-innovazione, ovvero allo sviluppo di prodotti capaci di rispondere agli stili di vita contemporanei con un costante orientamento alla sostenibilità. L’idea è quella di dare la possibilità alla consumatrice di comprare bene, comprare meglio e avere a disposizione prodotti con maggior valore intrinseco, garanzia anche di durata nel tempo”, ha spiegato Carlo Bertoni, amministratore delegato di CSP International.
“Per i Pantapants abbiamo trovato in Lonati il perfetto partner industriale, per una collaborazione che portiamo avanti ormai da più di trent’anni. Insieme abbiamo realizzato un prodotto che rivoluzionerà il modo di vestire le gambe nel rispetto dell’ambiente. Come sempre facciamo, anche per questo progetto, siamo partiti da una nuova esigenza della donna, quella di vivere senza confini ogni momento della giornata e qualsiasi ambito della propria vita. In un mondo in cui la persona riconquista la centralità del proprio tempo, la qualità della vita si misura con uno stile di vita sano, sostenibile e sportivo, e un lavoro che deve lasciare spazio alla persona. In quest’ottica cadono le barriere tra la casa e il fuori. Ogni spazio può essere un luogo di lavoro, una piazza di socialità o una occasione per allenarsi. Pantapants segue e asseconda questo trend vestendo ogni momento della giornata, perfettamente calato nel contesto e con il comfort che ogni attività richiede”.
“Quando CSP International ci ha presentato l’idea dei Pantapants, abbiamo raccolto volentieri la sfida di produrre un collant così speciale da essere portato come un pantalone. La nostra macchina circolare ha delle peculiarità tecniche che la distinguono dagli altri modelli già presenti sul mercato, e che CSP ha saputo valorizzare al meglio”, ha aggiunto il Sig. Francesco Lonati.
La macchina LBJ6 è infatti documentata Green Label, certificazione volontaria che ha la finalità di identificare e rendere facilmente comprensibili le performance energetiche e ambientali delle macchine tessili.
“In mancanza di standard riconosciuti a livello internazionale, i produttori hanno il dovere di farsi promotori di uno strumento che ha lo scopo di mostrare alcuni dati di prestazione dei macchinari prodotti”.
Il progetto Pantapants conferma le sinergie che CSP e Lonati hanno attivato e vogliono portare avanti su diversi temi strategici che, oltre all’innovazione sostenibile, riguardano la trasformazione digitale e l’accelerazione del settore manufatturiero in chiave 4.0, beneficiando anche delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I Pantapants combinano l’estetica di un pantalone con l’elasticità e l’assenza di cuciture sulla gamba tipiche del collant per un comfort mai provato prima, grazie anche alla vestibilità che garantisce la fibra Lycra impiegata. Sono realizzati con materie prime sostenibili, la cui origine è perfettamente tracciata e a km0, richiedono meno energia in fase di produzione perché usano solo filati già tinti. Il ciclo produttivo prevede una filiera molto corta che aiuta a ridurre i consumi sotto diversi aspetti. Pantapants, infatti, entrano come filo all’interno della macchina ed escono già come pantalone, escludendo la fase di taglio del tessuto e i conseguenti scarti di materiale che ne conseguono. Dalla filatura alla confezione, il progetto si completa all’interno di CSP eliminando le emissioni dei trasporti. Anche in fase d’uso permettono di risparmiare energia in quando asciugano in poco tempo e non necessitano stiratura per capi destinati a durare molto a lungo.
Sulle confezioni dei Pantapants sarà presente un QR code che consentirà di accedere a contenuti dedicati e dal quale la trasparenza e la tracciabilità (parti integranti del progetto made in CSP) sono a disposizione della consumatrice che, per la prima volta, potrà conoscere le materie prime utilizzate e dove viene prodotto il capo che indossa, per una innovazione tutta italiana.