Il 27 settembre 2018 è stata riaperta al pubblico, dopo il tragico incendio del 1997, la Cappella della Sindone presso i Musei Reali di Torino: è ora possibile ammirare nuovamente l’opera architettonica del celebre architetto, teologo, filosofo e matematico Guarino Guarini. La cupola della Cappella è stata completata nel 1682, una spettacolare architettura diafana con sei livelli di archi sovrapposti, ruotati gli uni rispetto agli altri, che si riducono man mano che salgono a convergere nella stella/sole in pietra, al cui centro spicca la colomba dello Spirito Santo. Un magnifico esempio e icona dell’architettura barocca che riflette in maniera unica il pensiero teologico cristiano del tempo. Il grande cantiere architettonico e strutturale è giunto al termine dopo un intervento che ha riguardato l’intero edificio, con la sostituzione di oltre 1400 elementi di marmo provenienti dalle medesime cave dell’epoca, il consolidamento e l’integrazione materica di 4000 componenti, l’inserimento di nuove catene in acciaio inox a supporto di quelle storiche, il consolidamento delle murature, il rifacimento delle coperture e dei serramenti e, in ultimo, l’inserimento degli impianti di illuminazione, di sicurezza e speciali. Un cantiere unico al mondo, che testimonia l’eccellenza e la capacità italiana nel reagire ad un evento disastroso attraverso la ricerca, la progettazione, l’impegno congiunto di competenze diversificate e l’unione di risorse pubbliche e private.
I protagonisti indiscussi di questo scenario sono l’architettura e le luci, sui quali è stato creato un progetto formidabile per ridare vita a questo pezzo di storia. La luce, diviene dunque un elemento di rinascita che incarna appieno il linguaggio architettonico del Guarini, reso al meglio da una storia ventennale fatta di studi, progetti e lavori di persone che a vario titolo hanno contribuito alla rinascita dalle ceneri di un monumento unico. Il progetto di illuminazione interna ed esterna della cappella è stato pensato, realizzato e sponsorizzato unitamente da Iren Energia e Performance In Lighting con la consulenza di GMS Studio Associato di Milano. Un lavoro particolarmente complesso e sfidante, avente come scopo quello di creare un’illuminazione artificiale diffusa che rappresentasse al meglio l’idea progettuale originaria.
Il progetto prevede che le fonti di luce artificiale rimangano completamente nascoste alla vista del visitatore, rendendo la luce e l’architettura le uniche protagoniste, dando vita ad un effetto luminoso che ricerca quella elevazione verso l’Altissimo, a cui tendeva lo stesso Guarini, quale principio fondativo e connotativo dell’intervento. L’illuminazione artificiale, come quella naturale, assume una funzione caratterizzante lo spazio e soprattutto contribuisce all’esaltazione dell’architettura guariniana.
L’architetto Marco Montani, partner dello studio GMS di Milano interviene: “Collocare gli apparecchi in modo non visibile allo spettatore è stato il criterio ispiratore per ottenere una soluzione illuminotecnica che enfatizzasse le linee di costruzione definite originariamente per la Cappella, direzionando il flusso in modo degradante verso l’alto. Grande attenzione è stata posta al fatto che si tratti di una cupola singola che si staglia in un cielo aperto, senza costruzioni nell’intorno; il tutto per impedire una eccessiva dispersione nell’area circostante. Il coinvolgimento di Iren Energia è stato fondamentale non solo per il forte valore nei servizi di gestione, ma anche per la grande esperienza per quanto riguarda l’installazione di impianti su manufatti storici della città. Inoltre, la collaborazione con Performance In Lighting è stata determinante in quanto ha permesso la scelta ottimale degli apparecchi di illuminazione che, in taluni casi, hanno subìto modifiche a seconda delle specifiche esigenze di progetto”.
Ogni postazione è connotata dalla presenza di apparecchi con caratteristiche fotometriche peculiari alla specifica funzione. In generale, salendo dal basso verso l’alto, i valori di illuminamento delle superfici aumentano, evidenziando la percezione del percorso ascensionale dalle tenebre alla luce.
Tutti gli apparecchi di illuminazione sono equipaggiati con driver digitali con protocollo DALI (nel caso degli apparecchi a luce bianca) o DMX (nel caso degli apparecchi cambiacolore). Grazie all’uso di questi sistemi di controllo digitali si determina l’estrema flessibilità dell’impianto di illuminazione nel ricreare diversificati aspetti luminosi scenografici e suggestivi. Tale soluzione diventa indispensabile per l’illuminazione della cappella, che di volta in volta potrà valorizzare i caratteri connotativi della propria immagine in relazione agli eventi che in essa si svolgeranno. In totale è prevista l’installazione di n.66 corpi illuminanti, per una potenza totale installata di 3.43 KW. Scenario celebrazione, assorbimento massimo totale (con utilizzo degli RGBW): 2.83 kW. Scenario quotidiano, assorbimento totale quotidiano (senza RGBW – solo luce bianca):1.93 kW
Performance In Lighting ha dedicato molta cura alla progettazione di un sistema di controllo digitale dell’illuminazione altamente tecnologico, al fine di ottenere il miglior equilibrio estetico e la possibilità di creare diverse e suggestive scenografie luminose colorate in grado di valorizzare l’architettura anche in base agli eventi che in essa vi si svolgeranno. Il servizio offerto risulta essere duplice: gestionale e installativo. La cura dedicata alla progettazione dà vita ad un sistema di controllo dell’illuminazione altamente tecnologico in grado di garantire la massima flessibilità nella gestione dei gruppi di apparecchi nel dettaglio, al fine di ottenere il miglior equilibrio estetico e la possibilità di adattarsi nel tempo a qualsiasi cambio di esigenze. Consente inoltre la gestione di tutti gli apparecchi, anche quelli controllati con protocollo DALI, attraverso un’unica interfaccia DMX estremamente intuitiva. Ragione di tale scelta, è stato di facilitare l’utente nella selezione di vari scenari pre-programmati e al contempo assicurare affidabilità e continuità dell’ illuminazione anche dopo eventuali black-out o sbalzi di tensione. Performance In Lighting ha costantemente interagito con gli installatori, confrontandosi sulle migliori soluzioni tecniche al fine di facilitare al massimo il loro operato, tutti gli apparecchi sono stati forniti di connettori rapidi e cavi di lunghezze studiate per agevolarne la messa in opera in quota.