Edileco, Caviro, Ecoplasteam, Waste to Methane e Enel sono le cinque aziende vincitrici dell’VIII edizione del Premio Impresa Ambiente, il più alto riconoscimento italiano per le imprese private e pubbliche che si siano distinte in un’ottica di Sviluppo Sostenibile, Rispetto Ambientale e Responsabilità Sociale. Insieme a loro anche Francesco Gasperi di Habitech – Distretto Tecnologico Trentino che si è aggiudicato il Premio speciale giovane imprenditore, e altre due aziende la CAP Holding Spa e la Earthfront che hanno ricevuto una menzione speciale dalla Giuria per il progetti presentati.
Le cinque aziende vincitrici di questa edizione del premio, svoltasi nell’anno del Covid-19, insieme alla CAP Holding Spa ritenuta meritevole dalla Giuria, concorreranno per il prestigioso European Business Awards for the Environment (EBAE) 2022-2023 della Commissione Europea (DG Ambiente).
“È davvero un onore per l’Ente aver potuto rinnovare il Premio, dopo sei anni dall’ultima edizione, in un momento così delicato e difficile per il sistema imprese – dichiara Massimo Zanon, presidente CCIAA di Venezia Rovigo – I progetti premiati ci restituiscono uno spaccato importante del tessuto imprenditoriale italiano che crede con ottimismo al futuro economico del Paese. Si tratta di progetti che raccontano un’Italia diversa, sostenibile, attenta all’ambiente e alla società. Progetti realizzati da aziende consapevoli che hanno capito come solo attraverso l’innovazione sostenibile ed intelligente si possa costruisce un futuro migliore”.
“La sostenibilità ambientale è una nuova grande sfida che investe le vecchie come le nuove generazioni – sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli.- La sostenibilità per un’impresa vuol dire ottenere nuovi vantaggi: aumentare l’efficienza, ridurre i costi, utilizzare in maniera più razionale le risorse a disposizione. Ambiente e sostenibilità sono per le Camere di Commercio temi sui quali da tempo siamo impegnati con servizi innovativi ambientali a supporto delle imprese destinati ad accelerare la duplice transizione verde e digitale”.
La giuria ha selezionato i vincitori tra 125 candidature arrivate da 17 regioni d’Italia e ha assegnato il premio secondo le quattro categorie previste: 1) Migliore Gestione, 2) Miglior Prodotto, 3) Miglior Processo/Tecnologia, 4) Migliore Cooperazione Internazionale, più un “Premio Speciale Giovane Imprenditore”, riservato a titolari o dirigenti d’impresa under 40 (già in gara per una delle quattro categorie).
Alla Edileco società cooperativa di costruzioni e ristrutturazione ecocompatibile di Nus (AO), è stato assegnato il premio per la categoria “Miglior Gestione” (micro e piccole imprese) grazie al progetto Edileco: progettare, abitare, vivere il territorio. Nata nel 2005 da un gruppo di giovani operatori del settore edile Edileco ha da sempre lavorato per promuovere un nuovo modello di costruire, improntato sulla bioedilizia e sulla realizzazione di abitazioni ecocompatibili, partendo innanzitutto dalla qualificazione del capitale umano, che è stato adeguatamente formato e ha acquisito tutte le competenze necessarie per lavorare in un team affiatato e motivato nel perseguire la sostenibilità. L’offerta e la realizzazione di abitazioni per nuclei familiari caratterizzati dal ‘riscaldamento a costo zero garantito’ utilizzando solo energie rinnovabili testimonia la riuscita di questo impegno.
Per la voce medie e grandi imprese della categoria “Miglior Gestione” il premio è andato invece alla Caviro S.c.a. di Faenza (RA) per il progetto Dalla vite alla biocarburazione avanzata, con Caviro è possibile. Con 29 soci, di cui 27 cantine, la cooperativa romagnola valorizza il lavoro di 12.400 soci viticoltori di sette regioni d’Italia e rappresenta uno degli esempi più significativi di filiera integrata nel settore vitivinicolo e di economia circolare. Know-how e dotazione impiantistica consentono a Caviro di produrre all’interno dei propri stabilimenti non solo del vino di qualità, ma anche di trasformare tutti i sottoprodotti della vinificazione attribuendo allo “scarto” dignità di risorsa che si rigenera e che rientra nuovamente in un ciclo produttivo.
Per la categoria “Miglior Prodotto” il vincitore è Ecoplasteam S.p.A., azienda di Milano, che con il progetto EcoAllene ha risposto alla problematica della crescente quantità di rifiuti da imballaggi, nel caso specifico di quelli costituiti da materiali poliaccoppiati, sviluppando un nuovo prodotto che viene ottenuto utilizzando gli scarti di alluminio e della plastica in essi contenuti. L’innovazione risiede nel processo produttivo del trattamento di questi scarti, che non prevede più la separazione dei due o più componenti (film plastico + film alluminio), che vengono invece mantenuti aggregati. EcoAllene ha come principale caratteristica quella di essere riciclabile all’infinito, oltre ad essere colorabile e prestarsi a molteplici utilizzi.
Sempre nella categoria “Miglior prodotto” la Giuria ha ritenuto meritevole di menzione la Earthfront Srl,azienda di Roma che ha sviluppato il progetto Adaptive Guardian Technology, una tecnologia che permette il recupero e il trattamento di macroplastiche e microplastiche, galleggianti e sospese, trasportate dai corsi d’acqua. Il macchinario è progettato per operare su qualsiasi tipologia di corso d’acqua indipendentemente da fondale, portata e dimensione, senza danneggiare la fauna e la flora locali; il suo funzionamento è garantito da fonti di energia rinnovabile (idroelettrica e solare).
Waste to Methane Srl azienda di Rende (CS) si è aggiudicata il premio per la categoria “Miglior Processo – Tecnologia” con il progetto Superdry Italian Management System – SIMS un tecnologia per impianti di biodigestione anaerobica che permette il trattamento della frazione organica della raccolta differenziata dei rifiuti urbani (F.O.R.S.U.) e la successiva produzione di biometano da destinare all’autotrazione, e di ammendante compostato di primissima qualità. L’innovazione della tecnologia, sviluppata e già realizzata, permette l’immissione delle matrici pretrattate in ambiente “secco”, non additivate da acque di processo e con una densità elevata. L’adozione di un tale sistema consente la totale eliminazione del problema connesso al trattamento delle acque di processo, oltre alla totale eliminazione delle plastiche dal processo a monte e a valle nella fase di trattamento del digestato, con un conseguente aumento della produttività di biogas.
Per la stessa categoria “Miglior Processo – Tecnologia” la Giuria ha ritenuto meritevole di menzione, inoltre, la CAP Holding Spa, azienda pubblica con sede ad Assago (MI) che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Varese, Como. Il progetto che ha ricevuto la menzione è quello della Biopiattaforma – Core, piattaforma che applica il principio di circolarità -basato sul riuso della materia-, e in un’ottica di simbiosi industriale, poiché si avvale delle strutture già esistenti, composte da un termovalorizzatore e da un depuratore. La loro trasformazione in una biopiattaforma carbon neutral, in quanto a 0 emissioni di CO2 di origine fossile, permetterà di impiegare i fanghi di depurazione e la frazione umida dei rifiuti per produrre biometano ed eco-fertilizzanti. La Giuria ha ritenuto, inoltre, il progetto meritevole di essere inserito tra le candidature italiane per la prossima edizione dell’Ebae.
Per la categoria “Migliore cooperazione internazionale” il premio è andato a Enel S.p.A. di Roma per il progetto Partnership Enel-Liter Of Light attraverso il quale avvalendosi di partner ed associazioni locali, Enel ha realizzato workshop volti alla costruzione e manutenzione di piccole unità di generazione solare che utilizzano bottiglie di plastica e altri materiali riciclati, realizzando un’iniziativa di sostenibilità sia per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, sia – in un’ottica di economia circolare – per il riutilizzo di materiali che altrimenti sarebbero divenuti rifiuti. L’iniziativa, svoltasi in Perù, Cile, Argentina, Romania, Sudafrica, Brasile e Italia, ha visto la distribuzione di oltre 2.500 kit solari.
Il “Premio speciale giovane imprenditore” è stato assegnato a Francesco Gasperi (Distretto Tecnologico Trentino S.c.a r.l.) di Trento (TN) per il progetto Habitech – sostenibilità e innovazione nel Distretto Energia Ambiente, in cui si è distinto per il suo contributo all’edilizia green e alla sostenibilità a livello mondiale nella progettazione, ingegneria e sviluppo di progetti nel campo dell’edilizia sostenibile, core business delle attività di Habitech. Sempre attento a temi di innovazione e sviluppo, e grazie ai ruoli di responsabilità sempre maggiori, ha saputo gestire il percorso di innovazione e sostenibilità dell’azienda fin dalla sua nascita, operandosi in prima persona per valorizzare gli aspetti sostenibili dell’operato di Habitech, perseguendo gli obiettivi di qualità ed efficienza che da sempre caratterizzano questa azienda.