Eaton, società di gestione dell’energia, ha pubblicato un nuovo documento tecnico “Protezione del motore nell’era IE3” che discute dell’impatto della direttiva europea sui prodotti connessi all’energia (Energy-related Products, ErP) sui quadri di controllo e sui sistemi di protezione per i motori elettrici. Redatto dal product manager di Eaton, Jan Nowak, questo documento tecnico offre ai costruttori di macchine e sistemi un’analisi delle ripercussioni della direttiva sulla progettazione dei motori, altre a consigli pratici su ciò che gli utenti devono tenere a mente nella scelta dei dispositivi di protezione.
“La consapevolezza dell’efficienza energetica è aumentata enormemente nel settore industriale in seguito alla direttiva ErP”, ha spiegato l’autore Jan Nowak. “I produttori di motori elettrici stanno ora introducendo prodotti con efficienza energetica sempre più alta, un fatto senz’altro positivo. Tuttavia, è importante ricordare che questo ha un impatto sulla progettazione dei motori e dei sistemi di protezione utilizzati insieme a essi”.
Il documento affronta i requisiti stabiliti nella direttiva ErP relativamente ai regolamenti dei motori imposti ai produttori di motori circa le modifiche da apportare in fase di progettazione. Viene discusso l’impatto che la ErP sta avendo sulle caratteristiche dei prodotti elettrici stessi, dai fili più spessi nel magnete dello statore alle correnti di spunto più alte.
Il documento tecnico di Eaton analizza in dettaglio l’impatto sui dispositivi di commutazione e di protezione. Fornisce ai costruttori di macchine e sistemi di controllo una guida sulla scelta delle apparecchiature corrette per soddisfare le esigenze delle specifiche applicazioni, oltre ai requisiti della Direttiva. Vengono spiegati anche i cambiamenti nella progettazione dei sistemi di protezione dei motori e sono descritti i rischi connessi a queste modifiche.
Si stima che ai motori elettrici debbano ascriversi quasi i due terzi dei consumi elettrici industriali. L’Unione europea ha riconosciuto la possibilità di ridurli, insieme alle relative emissioni di CO2. attraverso l’uso di tecnologie più efficienti, e ha introdotto numerose misure, inclusa la Direttiva sui prodotti connessi all’energia (ErP) 2009/125/EC.