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L’importanza socioeconomica della chimica in EuropaERT

In vista del prossimo avvio delle discussioni in seno al Parlamento europeo sulla proposta di un nuovo quadro di regolamentazione per i prodotti chimici, il Presidente incaricato della “Royal Society of Chemistry” (Rsc) britannica è stato invitato ad illustrare agli eurodeputati la sua opinione sull’importanza socioeconomica della chimica in Europa.

Il seminario è stato organizzato da “AllChemE”, l’organismo europeo rappresentativo dei settori della chimica e dell’ingegneria chimica, su iniziativa dell’eurodeputato britannico David Bowe. Simon Campbell ha esordito ricordando che la chimica è presente in ogni aspetto della nostra vita ed è alla base di tutti i processi biologici del nostro organismo. Inoltre, è determinante per il successo dell’UE, poiché contribuisce ad assicurare salute, prosperità ed un ambiente migliore.

L’industria chimica, ha sottolineato Campbell, rappresenta complessivamente il 2,4 per cento del Pil dell’UE e sebbene l’Europa rimanga, a tutt’oggi, il principale produttore e consumatore di sostanze chimiche al mondo, l’Asia la sta raggiungendo rapidamente. Ciò è dovuto all’inefficiente quadro legislativo che attualmente disciplina il settore chimico nell’UE. Egli, pertanto, approva in linea di principio la proposta legislazione Reach, ma precisa: “Bisogna definirla bene!”.

Fra gli aspetti positivi della legislazione Reach, Campbell cita una migliore valutazione del rischio legato ai prodotti chimici, la riduzione della burocrazia, la creazione di una sinergia fra le regolamentazioni vigenti ed un’effettiva promozione degli esperimenti non condotti sugli animali.

Per contro, egli ha avvertito che imporre test approfonditi per tutti i prodotti chimici importati nell’UE in quantità superiori ad una tonnellata rappresenterebbe un pesante onere finanziario per l’industria, con una conseguente erosione della competitività ed un inevitabile aumento della sperimentazione animale.

Campbell ha ricordato le parole dell’attuale presidente del Consiglio “Competitività”, il ministro irlandese per le Imprese, il Commercio e l’Occupazione Mary Harney: “L’industria dei prodotti chimici non è un nemico, ma un settore innovativo che non deve essere ostacolato da un’eccessiva burocrazia”.

“Dobbiamo valorizzare la nostra industria chimica e, nel momento in cui si introduce una nuova normativa, dobbiamo cercare di rafforzarla e non di ostacolarla”, ha concluso Campbell.