Il testo condiviso e approvato garantisce un futuro importante e sostenibile all’intero settore, fornendo i presupposti per uno sviluppo industriale di medio e lungo periodo. Rispetto alle ipotesi di partenza e alle molteplici versioni circolate, sono stati raggiunti obbiettivi importanti e migliorativi per il mercato: l’innalzamento della potenza incentivabile da 8.000 MW a 23.000 MW è sicuramente uno degli elementi più positivi del decreto, così come l’innalzamento sino a 1.000 kW per gli impianti su edificio che resteranno fuori dal registro, oltre ad altri molteplici meccanismi premianti.
“È un momento storico – interviene Valerio Natalizia, presidente di Anie/Gifi. Finalmente è stato firmato il decreto che permette all’intero comparto di ripartire e pianificare i prossimi cinque anni di attività. Gifi/Anie è orgogliosa di aver contribuito in maniera sostanziale alla stesura del testo definitivo. La politica del dialogo portata avanti dalla nostra associazione ci ha permesso di portare dei correttivi fondamentali che hanno portato all’approvazione di un testo che garantisce lo sviluppo del mercato.
Se rimarrà confermata la versione a oggi circolata, sarà necessario proseguire il lavoro sugli aspetti da migliorare, costituendo, come già proposto, un tavolo tecnico permanente con le istituzioni per la semplificazione delle procedure autorizzative e di connessione alla rete. “È un passo importante anche per l’intera filiera nazionale delle tecnologie elettromeccaniche – interviene Claudio Andrea Gemme, presidente di Anie Energia -. I ministeri hanno preso atto che il comparto fotovoltaico rappresenta un importantissima realtà e un motore di sviluppo per il paese. L’obbiettivo di 23 GWp di potenza installabili contribuirà in maniera sostanziale al conseguimento degli obbiettivi definiti per il 2020 e alla maggiore indipendenza dall’approvvigionamento energetico dall’estero”.
L’esperienza degli ultimi due mesi legata al blocco improvviso e inatteso del mercato fotovoltaico in Italia è certamente un’esperienza che invita tutti noi a riflettere – ha proseguito Gemme -. Le forti reazioni conseguenti hanno mostrato innanzitutto il vigore di questo comparto e il fondamentale contributo che nei prossimi anni potrà ricoprire per la crescita del nostro Paese”.