Si è di recente tenuto il consiglio degli azionisti di Silicio Energia che si è concluso con l’ottenimento da parte di Isofoton della maggioranza del capitale dell’impresa e l’abbandono del progetto da parte di Endesa, Unicaja, Caja Granada, Banco Europeo, Banco Europeo de Finanzas, Cajasol e Grado Solar. In questo modo l’azionariato della società rimane nelle mani di Isofoton, del Governo dell’Andalusia e Gea 21.
Il Presidente dell’impresa, Ángel Luis Serrano, mantiene l’impegno di rilancio del progetto, temporaneamente sospeso, di costruzione di un impianto di silicio con una capacità di fabbricazione di 2.500 tonnellate. Il progetto sarebbe dovuto essere situato a Los Barrios, Cadice.
Questo ambizioso progetto era stato sospeso in conseguenza della situazione economica-finanziaria.
Qualche settimana fa era stata pubblicata la notizia dell’accordo trovato tra Silicio Energia e un’impresa sud coreana operante a livello mondiale nella produzione di silicio. L’accordo ha obiettivi ancora più ambiziosi per Silicio Energia rispetto a quelli originariamente previsti: saranno infatti 10.000, invece di 2.500, le tonnellate di silicio prodotte.
L’investimento iniziale previsto è di 600 milioni di euro e l’impiego che favorirà questo progetto è di 1.000 persone. Silicio Energia sarà così il quinto produttore mondiale di silicio, materia prima chiave per la fabbricazione di pannelli solari. Questo progetto è inoltre fondamentale per lo sviluppo dell’industria solare fotovoltaica spagnola, in quanto permetterà l’integrazione verticale della produzione e la fabbricazione locale di tutti i componenti dei moduli fotovoltaici.
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