La conoscenza delle opere è avvenuta in passato principalmente attraverso approcci di natura storicoartistica. In seguito allo straordinario sviluppo che la scienza ha subito nel nostro secolo tale approccio non è più sufficiente. L’opera d’arte figurativa esiste in quanto costituita di materia e la sua “vita” non è che un trasformarsi di questa. La chimica e le scienze affini hanno il compito di indagare la materia e le sue modificazioni. È tuttavia importante che l’opera conservi oltre alla sua natura anche il suo significato espressivo. Ecco quindi che l’analisi critico-estetica e quella scientifica devono coesistere e integrarsi.