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In Tanzania cotone geneticamente modificatoERT

La decisione è stata annunciata da Wilfried Ngirwa, permanent secretary del Ministero dell’Agricoltura e della Sicurezza Alimentare, durante una conferenza internazionale sulle agrobiotecnologie svoltasi ad Arusha, in Tanzania. “La Tanzania non può permettersi di rimanere indietro e perdere la possibilità di sviluppare nuove tecnologie che incrementano le rese, riducono i costi di produzione e aumentano i profitti”, ha dichiarato Ngirwa.

Le prove in campo con cotone gm resistente agli insetti saranno condotte dai ricercatori dell’Università di Sokoine (regione del Morogoro), le cui prove in laboratorio hanno dimostrato che il cotone gm riesce a difendersi in maniera efficace dagli attacchi dei parassiti e in particolare dagli attacchi del red bollworm. Le prove in campo saranno condotte nelle regioni del Mbeya, Rukwa e Iringa, nel sud del paese, dove la coltivazione del cotone è stata sospesa nel 1968 proprio a causa della diffusione del red bollworm. Da allora, in alternativa al cotone, gli agricoltori della regione hanno coltivato piante di girasole da vendere ai trasformatori, che ne estraggono olio, ma con scarsi risultati dal punto di vista economico.

Le coltivazioni geneticamente modificate non sono attualmente regolamentate in Tanzania, ma il governo ha mostrato un atteggiamento di apertura sempre più marcato nei riguardi della nuova tecnologia. Il prossimo mese di aprile, infatti, ha dichiarato Wilfried Ngirwa, sarà presentato all’Assemblea Nazionale un documento relativo alla produzione degli ogm. La Tanzania è la settima nazione africana che apre alle agrobiotech dopo Burkina Faso, Egitto, Kenia, Tunisia, Zimbawe e Sud Africa, l’unico paese africano che coltiva piante gm a scopo commerciale. In Sud Africa la superficie coltivata con piante biotech è pari a 500.000 ettari, ovvero l’1% della superficie mondiale coltivata con ogm. Si coltiva mais gm bianco (utilizzato per l’alimentazione umana), mais gm giallo, (utilizzato per l’alimentazione animale), soia gm, che costituisce il 50% della soia seminata nel paese, e cotone gm, che costituisce l’85% della produzione nazionale.