Sono online sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico le linee guida per le imprese soggette alla diagnosi energetica prevista dall’articolo 8 del decreto legislativo sull’efficienza energetica (DLgs 102/2014). Si tratta di un documento molto atteso, nel quale vengono forniti chiarimenti sulle disposizioni di legge e sui quesiti più ricorrenti. I temi principali sono: individuazione del soggetto obbligato e definizione di sito produttivo; modalità tecniche e termini per eseguire le diagnosi dei siti produttivi; modalità di comunicazione dei risultati e sanzioni previste per gli inadempimenti; problematiche relative alle imprese con più siti produttivi e proposta di un metodo per la selezione dei siti da assoggettare alla diagnosi
Il documento è stato predisposto con il supporto tecnico dell’Unità Tecnica per l’Efficienza Energetica dell’Enea e i contenuti sono il frutto del confronto con le principali associazioni di categoria e gli operatori interessati.
È previsto un aggiornamento del documento sulla base di ulteriori chiarimenti a quesiti che potranno emergere nell’attuazione dell’articolo 8 del decreto, che stabilisce l’obbligo per le grandi imprese e le aziende a forte consumo di energia di eseguire entro il 5 dicembre 2015, e successivamente ogni 4 anni, una diagnosi energetica, condotta da società di servizi energetici, da auditor energetici o dall’Ispra, relativamente allo schema volontario Emas, nei siti produttivi localizzati sul territorio nazionale. Tale obbligo non si applica alle grandi imprese che hanno adottato sistemi di gestione conformi Emas e alle norme Iso 50001 o EN Iso 14001, a condizione che il sistema di gestione in questione includa un audit energetico realizzato in conformità ai dettati del decreto.
Il prossimo 17 giugno 2015 esperti Enea e del Ministero dello Sviluppo Economico affronteranno questi temi in un incontro pubblico presso la sede dell’Enea. Maggiori dettagli saranno disponibili a breve nella pagina “Appuntamenti” del sito Enea. Il documento Diagnosi Imprese è scaricabile dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico.