Le perdite di aria all’interno degli impianti di ventilazione e climatizzazione sono un fenomeno molto più frequente di quanto si possa pensare. Le condotte, o canalizzazioni, per quanto conformi a una delle classi di tenuta A, B, C o D, sancite dalla norma UNI EN 12237, non sempre si mantengono nel tempo sigillate ed ermetiche. Si stima che più della metà presentino perdite e fessurazioni: una problematica poco conosciuta e spesso sottovalutata, che interessa tanto gli impianti meno recenti quanto quelli di nuova costruzione e che implica notevoli conseguenze, in termini di consumi energetici e qualità dell’aria.
In primo luogo, le perdite di aria causate da fessure determinano un significativo incremento del fabbisogno energetico dell’impianto. “Da un lato, è richiesta una potenza superiore per far circolare l’aria attraverso l’edificio” spiega Massimo Albertini, Direttore Tecnico di Alisea, che continua “Si consideri che l’energia utilizzata dai ventilatori all’interno delle Unità di Trattamento Aria (UTA) rappresenta, in media, tra il 20 e il 60% del consumo totale degli impianti: in tal senso, una semplice riduzione delle perdite pari al 15%, è in grado di ridurre fino al 40% (* Fonte dati Aeroseal-USA) la quantità di energia richiesta dal ventilatore, consentendo un ingente risparmio economico”. E aggiunge: “Dall’altro, condotte fessurate implicano una dispersione dell’aria climatizzata lungo il loro percorso, rendendo necessaria l’immissione di una maggiore quantità di aria, affinché i parametri di portata dell’aria, stabiliti in fase progettuale, siano rispettati. L’aria supplementare proveniente dall’esterno verrà dunque riscaldata o raffrescata, a seconda della stagione, con un conseguente aumento degli oneri previsti per il funzionamento dell’impianto”.
In secondo luogo, le perdite nelle condotte sono fonte anche di un peggioramento della qualità dell’aria indoor, dovuto ad una maggiore difficoltà, da parte dell’impianto, nel controllo dei parametri, primo fra tutti l’umidità relativa. In tal senso, sono ben noti i rischi per la salute delle persone derivanti dalla diffusione di muffe e altri tipi di contaminanti all’interno dell’edificio.
Fino ad oggi, per porre rimedio, sono stati utilizzati metodi poco efficaci, che non offrono una soluzione definitiva: il nastro adesivo, ad esempio, si stacca dopo breve tempo e non garantisce un’adeguata otturazione o, ancora, la sostituzione del pezzo di canale oggetto della perdita genera costi di manutenzione molto elevati. Occorre, altresì, considerare la difficoltà nell’individuare con esattezza la posizione delle fessurazioni: solitamente, si tratta di qualche millimetro di perdita all’interno di condotti lunghi anche decine di metri.
Alisea, azienda di riferimento per l’analisi, bonifica e certificazione di idoneità igienico-sanitaria degli impianti aeraulici e Socia Fondatrice di A.I.I.S.A. (Associazione Italiana Igienisti Sistemi Aeraulici), attraverso la divisione specializzata Aliseal, propone un sistema evoluto e certificato per la diagnosi e risoluzione dei problemi di perdite d’aria. Si tratta di Aeroseal, una tecnologia innovativa, precisa e duratura, per la sigillatura interna sia di impianti già esistenti che in fase di installazione, brevettata dall’omonima multinazionale americana, di cui Alisea è partner esclusivo per l’Italia.
L’intervento con tecnologia Aeroseal è in grado di ridurre le perdite mediamente del 90% e prevede la nebulizzazione, mediante l’ausilio di aria compressa e calore, di un sigillante atossico a base acquosa, confluito nella conduttura per mezzo di un ventilatore. Le particelle aerosolizzate si depositano esclusivamente nei punti di perdita del sistema, senza intaccare la superficie interna delle condotte. In questo modo, i punti non ermetici dal diametro fino a 1,5 cm vengono completamente sigillati e possono resistere a una pressione massima di 2.000 Pa. L’efficacia del processo è garantita da un software, attraverso cui viene guidata l’operazione, consentendo al team Alisea di monitorare i risultati in tempo reale. Il metodo Aliseal soddisfa i più severi requisiti igienici: il sigillante non presenta rischi per la salute, pertanto, può essere utilizzato anche in scuole, ospedali e altri uffici pubblici. Inoltre, i tecnici Alisea eseguono accurati test, prima e dopo la sigillatura, finalizzati al rilascio di un certificato, che attesta la percentuale di riduzione della perdita d’aria nell’impianto e tutti i dati tecnici relativi all’intervento.
“Ulteriore plus del sistema Aliseal®, è la rapidità del processo di sigillatura. L’applicazione, infatti, a differenza dei procedimenti tradizionali, non richiede l’allestimento di cantieri di lunga durata e consente un tempestivo ritorno all’utilizzo degli impianti e dei locali interessati” commenta Albertini, che conclude “Oltre a raggiungere un risultato di ermeticità senza precedenti, Aliseal aumenta notevolmente il comfort degli edifici, poiché riduce in modo significativo la perdita di calore o di freddo, garantendone una distribuzione omogenea all’interno dell’intero edificio”.