Il settore degli “Impianti e apparecchiature per le acque primarie civili” ha registrato nel consuntivo 2011 un calo di fatturato (-5%) concentrato soprattutto sul mercato interno a seguito della grave crisi nel settore dell’edilizia, che è stata solo in parte mitigata dagli interventi di riqualificazione energetica degli edifici per i quali il trattamento dell’acqua è diventato un fattore obbligatorio. L’export si è mantenuto nel 2011 sostanzialmente stabile (+0,5%) ma si prevede una contrazione nel 2012 (-3,9%). Per quanto riguarda il 2012, permanendo la grave congiuntura economica internazionale, le previsioni sono di un ulteriore calo della domanda interna (-7%) e di un leggero calo delle esportazioni (-4%). Anche gli investimenti vedranno una lieve riduzione nel 2012 (-2,4%), mentre l’occupazione rimane su livelli stabili.
Per il settore “Impianti, apparecchiature e prodotti per acque primarie industriali” il consuntivo 2011 si chiude in modo sostanzialmente stabile rispetto al 2010 con una lieve crescita delle esportazioni (+1,4%). Le previsioni per il 2012 indicano invece un calo sia della produzione (-6,9%) sia delle esportazioni (-3%). Per quanto riguarda gli investimenti si prevede una lieve riduzione (-2,4%) nel 2012, mentre l’occupazione dovrebbe mantenersi stabile. Purtroppo la perdurante mancanza di un piano di sviluppo per l’industria manifatturiera italiana comporta rallentamenti, slittamenti e incertezze negli investimenti che, inevitabilmente, riguardano anche questo settore.
“Tutto il settore, costruttori e commercianti, si augura che un governo serio e onesto possa far rientrare il nostro Paese nel contesto europeo a pieno titolo e che di conseguenza torni la fiducia a tutti i livelli (privati cittadini, operatori economici, italiani e stranieri), che si riprenda ad investire e che l’economia torni a girare. Un grosso peso, in questo quadro, lo avranno le banche il cui volano sarà determinante”, dichiara Giorgio Moro, Presidente Associazione Aqua Italia.
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