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Il volto nuovo della chimica italianaERT

In occasione della presentazione dello studio “Il volto nuovo della chimica italiana” Federchimica ha organizzato un convegno per individuare azioni di politica industriale per il settore chimico.

Dallo studio realizzato da Federchimica in collaborazione con l’Università Bocconi di Milano, emerge che sono le piccole e medie Imprese a dare un nuovo volto alla Chimica in Italia.

In tutta Europa, come nel nostro Paese, le Pmi, numerose e diffuse sul territorio, hanno mostrato spiccata propensione alla specializzazione, raggiunto migliori livelli di redditività, difeso – quando non aumentato – l’occupazione. Inoltre le Pmi chimiche, rispetto alle aziende di simile dimensione di altri settori, hanno un orientamento all’innovazione nettamente più forte e diffuso.

Lo studio documenta come le migliaia di Pmi chimiche in Europa abbiano un peso importante per addetti e occupazione (circa 540 mila addetti pari al 32% del totale), e come in alcuni comparti chimici raggiungono la maggioranza degli occupati. Le Pmi sono importanti in tutti i Paesi, ma è in Italia che il loro peso è maggiore (quasi il 60% degli addetti).

L’analisi delle medie e piccole imprese chimiche italiane mostra che esse hanno una redditività maggiore rispetto a quelle della stessa dimensione negli altri settori industriali e questo dipende dagli investimenti materiali, cioè in impianti, e da quelli immateriali, cioè dalle spese per il personale, per la formazione e per la ricerca.

La ricerca chimica poi è fondamentale per tutta l’industria perché, come produttrice di beni intermedi, gioca un ruolo fondamentale nel trasferire tecnologia e innovazione ai settori utilizzatori, garantendo lo sviluppo innovativo e la competitività a migliaia di aziende che grazie ai prodotti chimici sono in grado di migliorare i propri prodotti, rendere più efficienti i processi produttivi e trovare nuove applicazioni.