Promuovere il dialogo e la cooperazione tra le amministrazioni pubbliche delle due sponde del Mediterraneo, al fine di migliorare la sostenibilità ambientale in ambito urbano per mezzo di una più efficiente gestione pubblica dei servizi idrici. Questo è l’obbiettivo con cui è nato, per volontà di diverse realtà italiane, tunisine e marocchine, il progetto TourMedEau.
Alla base del progetto c’è lo studio e la progettazione di un impianto di trattamento delle acque reflue e di opere idrauliche per il loro riutilizzo nei settori dell’agricoltura e del turismo che consentirà lo scambio di esperienze e competenze sui trattamenti reflui fra i paesi del Mediterraneo portando alla diffusione delle tecniche migliori.
Il valore complessivo dell’iniziativa ammonta a 506.177,00 euro di cui l’80%, pari a 404.941,00 euro, finanziati con il contributo dell’Unione europea.
La compagine italiana annovera il Comune di Villasimius; l’Enas, l’Ente regionale per la gestione delle acque in Sardegna e il Crenos, Centro Ricerche Economiche Nord-Sud dell’Università di Cagliari sezione del Cirem. Quella tunisina vanta la Municipalité de Ajim e l’Ecole Nationale d’Ingénieurs de Sfax, Laboratoire Dynamique Sédimentaire et Environnement. Infine i partner marocchini sono la Municipalité de El Hoceima e l’Université Moulay Ismail De Meknés.
Il supporto tecnico al progetto è curato da OpenMed, società esperta nell’ideazione, realizzazione e gestione di progetti attivati con finanziamenti comunitari, nazionali e regionali.
Il progetto è stato selezionato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma Ciudad – Cooperation In Urban Development And Dialogue e finanziato dall’ European Neighbourhood Partnership Instrument (ENPI).
TourMedEau: www.open-med.eu/portal/it/ms_TOURMEDEAU.wp