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Il “meccanismo di sviluppo pulito – clean development mechanism” del protocollo di KyotoERT

Il Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare e i Ministri dell’Ambiente dei Paesi e i Balcani hanno avviato dal 2004 un programma di cooperazione per la realizzazione di progetti comuni nell’ambito del “meccanismo di sviluppo pulito” del Protocollo di Kyoto (Clean Development Mechanism – CDM).

I paesi balcanici (Albania, Bosnia Erzegovina, Macedonia, Montenegro e Serbia) sono gli unici Paesi europei che, nell’ambito del Protocollo di Kyoto, non hanno obblighi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e degli altri gas a effetto serra (CO2 e GHG); possono partecipare al CDM, attraverso il quale i progetti realizzati in questi Paesi, che ottengono riduzioni delle emissioni di CO2 e degli altri GHG, generano “crediti di emissione” che possono essere acquistati dai paesi della UE, dal Canada e dal Giappone per rispettare gli impegni assunti con il Protocollo di Kyoto.

I progetti riguardano prevalentemente l’impiego di tecnologie efficienti per la riduzione dei consumi energetici nel settore industriale, per la generazione di elettricità con fonti rinnovabili, per l’aumento delle superfici forestali al fine di aumentare l’assorbimento di carbonio.

Si stima che gli investimenti necessari per generare i crediti di emissione in questi Paesi potrebbero essere inferiori di oltre il 50%-60% rispetto a quelli necessari per produrre in Italia e negli altri Paesi europei lo stessa quantità di crediti: questo può rendere particolarmente attraenti gli investimenti in questi Paesi, perché gli investitori possono avere il doppio dividendo dei risultati dei progetti sia attraverso il progetto in sé (per esempio vendita di elettricità), sia attraverso la vendita dei crediti.

In collaborazione con i Ministeri dei Paesi balcanici è stato individuato un primo gruppo di 65 progetti, che hanno un potenziale di generazione di crediti di emissione: in base agli accordi bilaterali sottoscritti con le Autorità Nazionali Competenti di questi Paesi, lo sviluppo dei progetti, e la relativa acquisizione dei crediti, sono destinati prioritariamente alle imprese italiane.

Al fine di informare le imprese italiane sulle opportunità offerte dal “portafoglio dei progetti CDM” nei Balcani, su richiesta di questi Paesi, il Ministero e ICE – nell’ambito di un progetto comune finalizzato alla promozione degli investimenti all’estero in tecnologie “pulite” – hanno organizzato una giornata informativa a Milano il prossimo 17 maggio.