Dall’ultima relazione dello European Retail Forum for Sustainability emerge che i commercianti al dettaglio sono più attivi che mai nel loro impegno nei confronti dell’ambiente. Le società presenti nel forum prestano più attenzione all’aspetto ecologico delle loro filiere di approvvigionamento, alla sostenibilità dei sistemi di distribuzione e all’uso delle energie rinnovabili. Ciò dimostra che la responsabilità ambientale è in crescita anche nel mondo del commercio, a vantaggio delle politiche Ue intese a promuovere la sostenibilità dei consumi e della produzione.
Il Commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: “I commercianti al dettaglio sono in una posizione privilegiata per favorire l’uso efficiente delle risorse: essi possono influenzare la sostenibilità ambientale della filiera di approvvigionamento e promuovere il cambiamento nel comportamento dei consumatori. Gli impegni a favore dell’ambiente assunti dai membri del Retail Forum hanno dimostrato che ciò è possibile: auspico che questa esperienza positiva venga messa a frutto adottando in maniera più diffusa e generalizzata tali buone pratiche sostenibili. Il settore del commercio al dettaglio può trarre grandi benefici da un’accresciuta fiducia dei consumatori nella credibilità delle dichiarazioni e delle azioni ambientali. Auguro al Retail Forum di continuare a sviluppare con successo gli strumenti intesi a conseguire questo risultato”.
I commercianti al dettaglio presenti nel forum si impegnano ad attuare specifiche azioni ambientali per contribuire alla sostenibilità dei consumi e all’efficienza delle risorse. Dal 2009, anno in cui il forum è stato lanciato, gli obiettivi che i suoi membri si sono prefissi e i risultati da essi raggiunti sono stati verificati annualmente. L’ultima relazione suddivide in 3 categorie i 390 impegni ambientali assunti (“cosa vendiamo”, “come vendiamo” e “comunicazione”) per il 2010, 100 in più rispetto al 2009.
La relazione evidenzia il conseguimento di numerosi risultati, da considerare come migliori pratiche. Per promuovere la sostenibilità della filiera di approvvigionamento, il gruppo Metro, in collaborazione con l’Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale) ha messo a punto un programma di formazione destinato ai fornitori per i Paesi emergenti e in via di sviluppo. Auchan ha risparmiato quasi 10.000 tonnellate di materiale da imballaggio, mentre Mercadona ha eliminato l’80% dei sacchetti di plastica monouso in 150 punti vendita. Tesco UK ha raggiunto l’obiettivo di non inviare rifiuti in discarica, mentre Inditex ha ridotto del 42% il consumo medio di energia elettrica in 840 punti vendita. Altri esempi degli impegni assunti da specifici venditori al dettaglio sono disponibili nella relazione.
Dalla relazione emerge inoltre che gli impegni assunti riflettono in misura sempre maggiore le raccomandazioni e le migliori pratiche descritte nei documenti tematici, contenuti nel Retail Forum, sul legname prodotto in modo sostenibile, l’etichettatura ambientale, l’efficienza energetica e l’impronta ecologica dei negozi, le informazioni ambientali sul ciclo di vita dei prodotti, le informazioni ai consumatori, gli imballaggi, i trasporti e la logistica.
Il Retail Forum è stato lanciato nel marzo 2009 come piattaforma multilaterale volontaria. L’adesione è aperta a tutti i commercianti al dettaglio che fanno parte del Retailers’ Environmental Action Programme (Reap) nonché alle organizzazioni della società civile.
Il Forum è stato pensato per agevolare il dialogo tra la Commissione europea, i commercianti al dettaglio e le principali parti interessate, con l’obiettivo di sviluppare una migliore comprensione delle misure pratiche necessarie per promuovere la sostenibilità dei consumi. Nel quadro della strategia Europa 2020 intesa a realizzare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, l’idea centrale della politica sul consumo e la produzione sostenibili è quella di far fronte ai nostri bisogni in termini di crescita e consumi in modo tale da non danneggiare le generazioni future.
La politica sul consumo e la produzione sostenibili contribuisce all’iniziativa sull’efficienza delle risorse, compresa nella strategia Europa 2020, in quanto aiuta a trasformare i macro-obiettivi della politica sull’efficienza nell’impiego delle risorse (dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse e dal degrado ambientale) in micro-obiettivi, spingendo così i singoli attori economici a conseguire il miglior rapporto possibile tra i costi e l’efficienza ambientale.
Attualmente i commercianti al dettaglio producono il 13% del Pil europeo, mentre i settori dei prodotti alimentari e delle bevande, il settore dell’edilizia e quello della mobilità generano circa il 70-80% dell’impatto ambientale del consumo. Dato che i commercianti al dettaglio sono attivi in tutti e tre questi settori, migliorare la sostenibilità intervenendo sul commercio al dettaglio può apportare vantaggi significativi sul piano ambientale.
European Retail Forum for Sustainability: ec.europa.eu/environment/industry/retail/index_en.htm