Buone notizie per l’ambiente e per la ricerca italiana. Gruppo CAP si è aggiudicato insieme al Politecnico di Milano e ad AST System Automation, azienda specializzata in sistemi per l’automazione industriale, parte dei fondi previsti dall’Ue per la salvaguardia dell’ambiente, della natura e del clima. Il progetto “premiato”, finanziato per il 60% dei costi nell’ambito del Programma Life, prende il nome di Electrosludge e punta ad applicare tecnologie avanzate e innovative per la disidratazione dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione delle acque di rifiuto. Grazie a un processo di elettro-osmosi ad elevata efficienza energetica si possono disidratare fanghi urbani provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue fino a un tenore nel contenuto secco del 30%: riducendone il peso si facilita il loro smaltimento finale a favore di una maggiore efficienza degli impianti, di una diminuzione dei costi di gestione e soprattutto di un beneficio ambientale.
La tecnologia è stata sviluppata da AST System Automation. Il prototipo, brevettato dalla AST, contiene diverse innovazioni rispetto ad analoghe macchine recentemente introdotte sul mercato, ed è basato su un elettrodo rotante che aumenta l’omogeneità del fango in corso di disidratazione, che riduce i consumi energetici e aumenta il contenuto di secco finale. L’elettro-osmosi è una tecnica particolarmente interessante per i fanghi che non raggiungono il 20% di secco con le tecniche di disidratazione meccanica convenzionale (quali ad esempio: nastro-presse e centrifughe).
La Sezione Ambientale del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, fornirà l’assistenza alla progettazione del prototipo e il supporto scientifico alla sperimentazione. “Lo sviluppo di nuove tecnologie per il trattamento dei fanghi di depurazione rende necessario sviluppare anche nuove metodiche di prova per la caratterizzazione dei fanghi; nel caso dell’elettro-osmosi queste serviranno sia ad approfondire la conoscenza del comportamento dei fanghi sottoposti all’azione di un campo elettrico, sia a mettere a punto i parametri di progetto del prototipo”, precisa Roberto Canziani, professore associato del Politecnico e responsabile della qualità scientifica del progetto.
Gruppo CAP partecipa alla ricerca, che si svilupperà in 4-5 anni, mettendo a disposizione campioni di fanghi da diversi impianti di depurazione. In particolare su quattro dei depuratori saranno realizzate prove in campo con il prototipo in scala industriale realizzato da AST.
“Gruppo CAP, protagonista del progetto Electrosludge, acquisisce un know-how sullo sviluppo delle tecnologie di disidratazione dei fanghi che ci porteranno a risparmiare in termini di tempo e di costi a favore di collettività e ambiente”, afferma Alessandro Russo, Presidente del Gruppo CAP. “Questa esperienza che unisce innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico, consente a Gruppo CAP di diventare un player di riferimento anche a livello internazionale”.