In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, in tutto il mondo si parla di acqua, l’alimento indispensabile per la vita. Anche Aqua Italia (Associazione delle aziende costruttrici e produttrici di impianti per il trattamento delle acqua primarie, federata ad Anima – Confindustria) ne vuole sottolineare l’importanza ricordando i dati entusiasmanti emersi dalla ricerca CRA-Nielsen 2012 svolta su un panel rappresentativo dell’intera popolazione italiana.
È, infatti, emerso che il 75,5% degli italiani dichiara di aver bevuto acqua del rubinetto (trattata e non) negli ultimi dodici mesi e, in particolare, il 46,9% dichiara di berla “sempre o quasi sempre”. Le ragioni che spingono gli italiani ad apprezzare l’acqua del rubinetto, trattata e non, sono, in primis, il gusto (27,5%) seguito dalla comodità di non dover più trasportare casse di acqua dal supermercato fino a casa (25,6%), il risparmio economico che va dalle 300 alle 1.000 volte rispetto alla bottiglia (21,2%) e i maggiori controlli rispetto alla cugina in bottiglia (17,9%). Diminuisce sempre di più la percentuale di chi non la berrebbe per nessuna ragione che si attesta al 10,9%.
Inoltre, il 23,4% degli italiani possiede almeno un apparecchio domestico di affinaggio dell’acqua. In quasi la metà dei casi si tratta di caraffe filtranti (12,6%), i sistemi di filtraggio si attestano al 4%, l’osmosi inversa al 3,9% e i sistemi di refrigerazione o gasatura all’1,8%. In particolare, tra coloro che bevono sempre o quasi sempre l’acqua del rubinetto, oltre un terzo (36,6%) ha almeno un apparecchio: il 19,7% ha una caraffa filtrante, l’8,3% ha un apparecchio con filtro per il cloro, il 5,7% ha un sistema ad osmosi inversa e il 4,4% ha scelto un apparecchio per la gasatura o refrigerazione.
Tutti i sistemi di affinaggio dell’acqua citati (tranne le caraffe filtranti) necessitano di manutenzione periodica eseguita da personale tecnico specializzato. Si è, quindi, indagato su quanti possiedano un abbonamento di manutenzione periodica. I risultati sono positivi, infatti, circa la metà delle famiglie intervistate ne possiede uno (48,3%) ma ancora il 20,2% dichiara di non esserne a conoscenza, segno che tanto bisogna ancora fare per dare una corretta informazione agli utenti finali. In particolare si sottolinea che il 70% di chi ha sottoscritto un abbonamento possiede un sistema ad osmosi inversa.
Infine, la ricerca si è concentrata ad analizzare anche l’interesse degli italiani verso i cosiddetti Chioschi dell’Acqua, evoluzione delle antiche fontanelle, che oggi erogano in numerosi comuni d’Italia acqua potabile affinata, refrigerata e gassata. Dall’analisi è emerso che il 53,5% degli intervistati conosce l’esistenza del servizio e, nel dettaglio, il 16,4% di questi vive in un comune che possiede un Chiosco dell’Acqua e il 37% vive in una località che non lo possiede ma se fosse proposta l’iniziativa, aderirebbe di certo. Tra coloro i quali non hanno nel proprio comune questo servizio a disposizione, il 25,8% dichiara che se la sua Amministrazione comunale aderisse all’iniziativa, lo utilizzerebbe di certo.