Le carenze del nostro settore idrico (acquedotti, fognature e depurazione) generano un enorme danno ambientale ed economico ma, investendo 20 miliardi di euro, sarà possibile risparmiarne 130 nei prossimi 25 anni. Inoltre, una gestione efficiente dell’acqua in agricoltura potrebbe portare 17 miliardi di euro di benefici all’Italia. Sono i dati contenuti in due differenti studi di Althesys, che la società di ricerca e consulenza sottolinea in occasione della “Giornata mondiale dell’acqua”, il “World water day” voluto dalle Nazioni Unite.
“Il sistema idrico italiano ha bisogno di una strategia complessiva che, facendo leva su innovazione e investimenti, consenta di rendere più razionale ed efficiente l’uso della risorsa acqua nel nostro Paese - spiega Alessandro Marangoni, amministratore delegato di Althesys e capo del team di ricerca.
Le carenze delle infrastrutture idriche costano agli italiani fino a 110 miliardi di euro. È il dato principale che emerge dal primo studio di Althesys dal titolo: “I benefici dell’innovazione nelle reti utilities”. La ricerca stima le necessità di investimento nei servizi acquedotti, fognature e depurazione e i costi che pesano sul nostro Paese causati dall’attuale deficit infrastrutturale. Secondo l’analisi, il rapporto tra costi e benefici di questi possibili investimenti porta a uno sbilancio netto di 110,2 miliardi di euro.
Lo studio calcola in 51 mila chilometri il fabbisogno di nuove reti (oltre 30 mila di acquedotti e circa 21 mila di fognature) e in oltre 170 mila chilometri le necessità di rifacimenti, dei quali 125 mila per acquedotti. “Con questi interventi l’Italia si metterebbe al livello dei migliori Paesi europei”, assicura Marangoni.
Ma non è tutto. Interventi nella gestione dell’acqua in agricoltura potrebbero infatti portare all’Italia benefici complessivi tra i 9,7 e i 17,3 miliardi di euro in trent’anni. In pratica, l’equivalente di una legge Finanziaria. La stima - che varia in funzione di diversi scenari di applicazione degli interventi prospettati - è contenuta in un secondo studio di Althesys dal titolo “Le politiche di gestione dell’acqua in agricoltura”. L’acqua, ricorda Althesys, è un fattore cruciale per la competitività dell’agricoltura italiana, considerato che le produzioni irrigue costituiscono l’80% delle nostre esportazioni.
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