Si celebra oggi 22 marzo la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21, risultato della conferenza di Rio. Il tema di quest’anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. L’obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.
Per la campagna d’informazione è stato predisposto il sito dedicato https://www.worldwaterday.org/ che si suddivide in tre sezioni: Lear, Share e Act.
Quest’anno, a causa della siccità che interessa da più di 100 giorni le nostre regioni del nord il tema è particolarmente sentito. Tutto ciò comporta fiumi sono in secca, perdita dei livelli dei ghiacciai. E di riflesso può comportare una crisi alimentare e minore produzione di energia a causa dei bassi livelli dei bacini idroelettrici.
Secondo il Wwf è proprio la crisi idrica una delle prove più tangibili della crisi climatica globale. Sono 4 miliardi le persone nel mondo che almeno un mese all’anno soffrono di scarsità d’acqua dolce. E 2,1 miliardi di persone non hanno acqua pulita. L’acqua infetta secondo l’Unicef provoca ogni giorno la morte di 1000 bambini.
In Italia qualcosa si potrebbe fare a livello di opere infrastrutturali. Secondo l’Istat infatti va perso infatti un terzo dell’acqua immessa nella rete idrica. In pianura padana il livello del Po è lo stesso del luglio 2021, ma non è ancora iniziata la campagna irrigua.
Franco Metta