Si alimenterà energeticamente solo con la luce del sole, la forza del vento e il riutilizzo delle proprie biomasse. Al momento, grazie a un impianto di generazione, è autonomo al 90% ed entro tre mesi lo sarà al 100% grazie a un impianto all’avanguardia di trigenerazione che utilizzerà l’olio alimentare esausto come carburante.
La struttura del nuovo ristorante è antisismica e all’interno vi è un sistema di supervisione e gestione intelligente, per le utenze elettriche e termiche, chiamato “Einstein” che comunica in tempo reale ai visitatori i dati di consumo e di risparmio del ristorante su monitor posizionati all’entrata.
Gli accorgimenti utilizzati vanno dall’asfalto ecoattivo (colpito dalla luce solare aziona un principio di riduzione degli agenti inquinanti), alle nuove generazioni di impianti frigoriferi che permettono un risparmio di energia dal 16% al 28%. Nell’area parcheggio sono inoltre situate delle torrette per la ricarica gratuita delle vetture elettriche.
“Il ristorante di Lainate non è un puro esercizio di stile – dichiara Roberto Masi, amministratore delegato McDonald’s Italia – ma è un laboratorio di sperimentazione da cui stiamo già operativamente traendo insegnamenti utili per le nuove progettazioni dei nostri ristoranti”.
Il ristorante di Lainate è stato sottoposto alla valutazione complessiva di AzzeroCO2. A valle del primo anno verranno raccolti i risultati delle tecnologie adottate che misureranno la scala reale di sostenibilità del ristorante. I costi sostenuti per la costruzione e per l’equipaggiamento del ristorante sono stati di oltre il 20% superiori alla media. Si stima tra i 5 e gli 8 anni il rientro dell’investimento grazie alle efficienze energetiche ottenute da tutti gli accorgimenti utilizzati.
In Italia McDonald’s ha adottato, già dallo scorso anno, nuovi standard di ristrutturazione e di costruzione per i suoi ristoranti. Questi standard prevedono l’uso di materiali da costruzione ad alta sostenibilità ambientale; pannelli solari, pompe di calore, tetto ventilato e, a seconda dei casi, anche fotovoltaico, per la produzione di energia rinnovabile; macchinari evoluti, sistemi di gestione dei consumi, sensori di presenza, infissi isolanti e illuminazione Led per la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera. Tutte le nuove aperture sono già progettate per avere in parte o tutte queste tecnologie.
Oltre agli impegni del protocollo di Kyoto, l’azienda è impegnata entro il prossimo anno, e cioè entro il 2012, ad utilizzare in tutti i ristoranti energia rinnovabile certificata, avere l’intera flotta di distribuzione alimentata al 100% con biodiesel e avere l’intero parco auto aziendale ibrido o a bassa emissione di anidride carbonica.
McDonald’s: www.persapernedipiu.info