Sulla base delle recenti indicazioni diffuse dal Gse la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici in esercizio, che a oggi hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi al Gse, risulterebbe pari a 2.800 MW su oltre 140.000 impianti. Considerate inoltre le ulteriori richieste che arriveranno entro fine febbraio, la potenza complessiva a fine 2010 potrebbe aver raggiunto il valore di 3.000 MW su 150.000 impianti.
Il Gse inoltre ha informato che sono pervenute comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza di 4.000 MW, in aggiunta agli impianti in esercizio sopra citati, a seguito della legge 129/2010 cosiddetta “Salva Alcoa”, che porterebbero a una potenza complessiva installata a fine 2010 pari a 7.000 MW su 200.000 impianti.
In merito a questi ultimi impianti, che andranno a beneficiare delle tariffe incentivanti del 2010 indicate dal secondo Conto Energia, Gifi-Anie ritiene che la potenza a essi attribuita (4.000 MW) si debba sommare alla potenza elettrica massima prevista dal medesimo conto energia (1.200 MW), in virtù dell’ulteriore periodo di 14/24 mesi consentito per la realizzazione di nuove installazioni, e che non debbano pertanto essere calcolati per potenza massima incentivabile previsti dall’attuale Conto Energia (3.000 MW per gli impianti di cui al titolo II).
“Prima di esprimere un giudizio finale sul dato - ha spiegato Valerio Natalizia, presidente Gifi-Anie - è importante verificare se si tratti di gigawatt realmente installati. È quindi indispensabile effettuare i dovuti controlli, anche se, vista la necessaria asseverazione tecnica richiesta, ci auguriamo che si tratti di richieste effettive.”
Al fine di prevenire sviluppi non in linea con le reali aspettative del mercato, Gifi-Anie, come già fatto per l’elaborazione dell’attuale “Conto Energia”, sta pertanto già lavorando alla preparazione di una proposta di rivalutazione del sistema incentivante per il fotovoltaico, sulla base di quanto previsto dall’art. 22 della bozza di decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2009/28.
La proposta di rivalutazione del sistema incentivante prevedrà entro il breve periodo un adeguamento delle tariffe incentivanti alla luce di una attenta analisi dei costi di sistema previsti per i prossimi anni. La variazione della normativa dovrà tener conto degli investimenti in corso da parte di molti operatori, che hanno già comportato degli esborsi spesso anche consistenti. Una eventuale revisione del Conto Energia sarà pertanto ammissibile solo per impianti che non abbiano già ottenuto le opportune autorizzazioni.
All’adeguamento delle tariffe è anche affiancata una proposta di aumento degli obiettivi di potenza cumulata da installare per i prossimi anni, identificata attualmente dalle Istituzioni in soli 8.000 MW al 2020, al fine di garantire la continuità di sviluppo del mercato e consentire la crescita dei benefici per il Sistema Paese, identificabili in nuovi posti di lavoro, stimabili in circa 80.000 unità entro il 2015, e nuove entrate fiscali per lo Stato.
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