FAE Technology ha rilasciato il nuovo dispositivo di monitoraggio IoT Flatburn. Si tratta di un sistema auto-alimentato da energia solare, con parti meccaniche realizzabili con stampanti 3D di tipo “consumer” e dotato di sensori che, installato su veicoli stradali come autobus e automobili, rileva parametri come la qualità dell’aria, l’efficienza energetica, l’impatto acustico, l’umidità e le isole di calore nei contesti urbani.
L’innovazione apre una nuova fase nell’ambito del progetto City Scanner e rappresenta il frutto della ricerca congiunta con il Senseable City Lab del MIT di Boston (Massachussets Institute of Technology) diretto dall’italiano Carlo Ratti, con cui FAE Technology ha sottoscritto un accordo biennale divenendo Consortium Member. La Società ha sviluppato nuovo know-how tecnologico in team con i ricercatori del MIT di Boston, seguendo ogni aspetto del progetto. Gli step evolutivi sono stati testati in modo congiunto tra gli ingegneri elettronici delle due società ad Amsterdam, dove hanno lavorato fianco a fianco ottimizzando il prossimo progetto pilota da realizzare nella capitale dei Paesi Bassi.
“Grazie al continuo sviluppo di sinergie con il mondo della ricerca, il know-how di FAE Technology continua a vivere una fase di evoluzione e di progresso – ha commentato Gianmarco Lanza, presidente di FAE Technology -. Il lancio di Flatburn rappresenta un segnale di ulteriore sviluppo della membership con il Senseable City Lab del MIT di Boston e allo stesso tempo rilancia la dimensione internazionale di FAE Technology. Risultati che consolidano il nostro ruolo innovativo all’interno del contesto Smart City e in particolare nella raccolta ed elaborazione dei dati in chiave ambientale. L’obiettivo del progetto è di supportare e sostenere istituzioni e cittadini fornendo elementi solidi da cui sviluppare soluzioni strategiche nell’ambito della sostenibilità ambientale e in generale del cambiamento climatico. Una risposta ad una delle più grandi sfide dei nostri tempi, per contribuire a generare un impatto positivo sulle comunità di tutto il pianeta”.
City Scanner è la piattaforma di monitoraggio ambientale che trasforma i normali veicoli stradali in un’infrastruttura di rilevamento mobile che fornisce alle comunità dati sensibili sulla qualità dell’ambiente in cui vivono. I rilevatori sono infatti applicabili su veicoli come autobus e automobili attraverso un collegamento magnetico e dispongono di completa autonomia, grazie al pannello fotovoltaico integrato nel dispositivo capace di immagazzinare un surplus energetico utile in condizioni di luce scarsa. Il progetto è già attivo in sette città del mondo, tra cui New York, Amsterdam, Boston e Stoccolma, e la sua introduzione è in fase di studio in altre tre metropoli.
Flatburn rappresenta una nuova generazione di rilevatori di monitoraggio ambientale drive-by (ossia ospitati da un veicolo) che combinano un approccio open source ad una solida metodologia di convalida dei dati sviluppata da FAE Technology e dal Senseable City Lab del MIT. Si tratta di un dispositivo che integra gli ultimi progressi nell’IoT, nell’intelligenza artificiale e nelle scienze ambientali. Il gruppo di ricerca lo ha testato e calibrato in relazione ai mezzi stradali in circolazione e sta rilasciando pubblicamente le informazioni su come costruirlo, usarlo e interpretarne i dati. Il progetto mira, infatti, allo sviluppo in open source per accelerare l’innovazione, favorirne la diffusione e contribuire alla sostenibilità a lungo termine della tecnologia.
Tra i casi di studio resi possibili dal progetto si riportano la valutazione dell’efficienza energetica degli edifici utilizzando immagini termiche; l’analisi tramite laser delle particelle inquinanti nell’aria per determinare le diverse fonti di inquinamento; la mappatura della qualità delle strade in base alle vibrazioni del veicolo, utilizzando gli accelerometri. Ma anche la possibilità di correlare le misurazioni ambientali con i flussi di traffico, la presenza di alberi o il reddito medio dei quartieri. Infatti, intrecciando le informazioni restituite dai sensori con i database di dominio pubblico, si possono ottenere dati sensibili per progettare interventi urbanistici o per attuare determinate politiche ambientali.
Uno dei vantaggi di Flatburn è la capacità di dialogare in tempo reale con altri dispositivi elettronici, tra cui gli smartphone, condividendo dati sulla qualità dell’ambiente urbano in tempo reale e sempre situati nel tempo e nello spazio. L’attività di ricerca ha inoltre ampliato l’applicabilità dei dati raccolti dal rilevatore attraverso la gestione di algoritmi di intelligenza artificiale.