In questo periodo di alti prezzi del petrolio e di preoccupazione per l’effetto serra, si moltiplicano gli inventori che promettono macchine ad acqua o a idrogeno. A parte alcuni problemi motoristici, l’idrogeno va benissimo come combustibile se si produce usando una fonte di energia diversa dai combustibili fossili e se si riesce ad immagazzinarlo in modo comodo e sicuro. Innumerevoli studiosi propongono materiali capaci di immagazzinare idrogeno adsorbendolo su corpi solidi.
Peter E. Edwards dell’Università di Oxford ha proposto una polvere costituita da un idruro di boro e litio di cui indica la formula come Li4BN3H10. Staremo a vedere. Quello che è certo è che ci saranno tanti soldi pubblici e privati per ricerche capaci di farci arrivare ad una auto a idrogeno ottenuto da fonti rinnovabili, sicura e affidabile: roba da chimici (bravi).