Nasce EY Engineering and Technical Services S.r.l., società spin off con mission operativa focalizzata su infrastrutture, energia, real estate e rigenerazione urbana. Un soggetto grazie al quale EY potenzia e amplia la propria offerta, in settori centrali per lo sviluppo dell’economia italiana dei prossimi anni. La crescente complessità, sostanziata da nuovi trend emergenti e resa ancor più evidente dai profondi cambiamenti innescati dalla pandemia, così come da eventi naturali di impatto ambientale e crisi economiche, richiede una capacità di analisi sempre più accurata e puntuale della realtà e richiede l’integrazione di professionalità articolate.
L’obiettivo è offrire una consulenza mirata, completa ed efficace in un comparto nel quale EY sceglie di giocare un ruolo da protagonista, unendo ai propri ambiti di competenza tradizionale in ambito economico, finanziario, fiscale, legale e tecnologico, expertise tecniche e tailor-made ulteriormente rafforzate per affiancare i propri clienti nella pianificazione, esecuzione e monitoraggio di interventi destinati a consentire al nostro Paese di migliorare il proprio posizionamento competitivo.
A guidare la nuova società saranno due partner EY di grande esperienza: Marco Daviddi nel ruolo di Chairman e Technical Director, Roberto Talotta in veste di Managing e Technical Director.
Commenta Marco Daviddi, EY Europe West Markets Leader for Strategy and Transactions: “L’Italia grazie agli investimenti previsti nel Pnrr scommette sulla propria capacità di rinnovarsi e guardare al futuro. I dati dell’EY Attractiveness Survey evidenziano che lo stato delle infrastrutture nel nostro Paese è un freno agli investimenti, ma allo stesso tempo la fiducia nel nostro sistema infrastrutturale è in crescita. Dall’EY Infrastructure Barometer emerge che il 58% dei manager internazionali del settore prevede infatti di concludere nuove operazioni in Italia nei prossimi dodici mesi. La ripresa economica non può fare a meno di una rilevante capacità di esecuzione nel comparto delle infrastrutture e nel settore della rigenerazione urbana, guardando alla sostenibilità degli interventi dal punto di vista ambientale, economico-finanziario, tecnico, con una forte spinta all’innovazione attraverso l’adozione di soluzioni digitali, creando sempre più le condizioni per far dialogare investimenti pubblici e privati. Per questo abbiamo deciso di offrire una consulenza specializzata grazie alla nascita del EY Engineering and Technical Services”.
Commenta Roberto Talotta, Partner di EY: “Nonostante EY svolga tradizionalmente attività di auditing e servizi finanziari, per tutti i settori, inclusi quelli legati al mondo del Real Estate e delle Infrastrutture, sempre più spesso si è trovata a competere per attività di project management e servizi tecnici che nel passato erano eseguite da società specialistiche del settore. Oltre alle Costruzioni, energia, infrastrutture sociali e TMT sono gli ambiti che catalizzano maggiormente l’attenzione degli investitori. L’80% dei manager che hanno partecipato alla recente indagine EY Infrastructure Barometer prevede un aumento della competizione per i finanziamenti infrastrutturali nei prossimi dodici mesi. Per questo EY ha deciso di affrontare verticalmente il mondo delle infrastrutture e real estate attraverso la costituzione di EY Engineering and Technical Services”.
La transizione del Paese verso un futuro più digitale e sostenibile richiede enormi sforzi da parte delle imprese, non solo dal punto di vista economico, ma anche progettuale e organizzativo. Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, il Governo ha introdotto importanti strumenti che costituiscono un’opportunità imperdibile per tutto il mondo delle infrastrutture. In primis, il Recovery Fund che mette in campo 50 miliardi di euro per stimolare il settore, oltre a circa 20 miliardi di euro destinati a favorire processi di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio. In secondo luogo, il Decreto Rilancio che, grazie agli incentivi sulle ristrutturazioni ai fini dell’efficientamento energetico e anti-sisma, muoverà un volume stimato di 25 miliardi di euro. Un’ulteriore opportunità risiede nel mercato dell’Asset management delle infrastrutture, dal volume annuo stimato di 1.2 miliardi di euro. Più in generale, Infrastrutture, Rigenerazione Urbana, Recovery Fund ed Eco-Sisma Bonus saranno le tre direttrici principali attorno alle quali EY Engineering and Technical Services svilupperà la propria attività di consulenza, affiancando imprese e istituzioni nelle scelte strategiche.
EY e il Polimi insieme per formare i nuovi talenti della consulenza real estate e infrastrutture
A dimostrazione dell’importanza strategica attribuita al comparto infrastrutturale, EY ha inoltre scelto di dare vita al EY Real Estate Learning Lab. Si tratta di un percorso di eccellenza sviluppato in collaborazione con il Politecnico di Milano Dip. ABC che si propone di formare le nuove generazioni di consulenti nell’ambito real estate e infrastrutture, da affiancare ai professionisti di EY oggi attivi in questo ambito. Il progetto nasce dall’integrazione delle competenze di EY con quelle del Real Estate Center del Polimi (REC).
Il REC rappresenta un unicum nel panorama accademico italiano, un centro di ricerca a vocazione internazionale che può contare su una consolidata rete di collaborazioni con aziende ed istituzioni. Nasce dalla tradizione ventennale nella formazione immobiliare del laboratorio Gest.Tec ed incorpora i concetti di Academy, Lab e Resarch library.
Grazie alla sinergia con il REC, EY investe sui giovani talenti interessati ad intraprendere una carriera nel settore delle infrastrutture e dell’immobiliare, con un percorso che mira a integrare competenze tecniche, finanziarie e in ambito digitale. Una partnership virtuosa che ha l’obiettivo di sopperire alla carenza di profili junior con una formazione improntata al mercato immobiliare. Il real estate è infatti un ambito essenziale per la creazione di valore nel nostro Paese: è l’infrastruttura attraverso cui generare innovazione, occupazione, valore sociale ed economie di scala nei servizi di welfare.
Nello specifico, a 15 laureandi provenienti dal corso LM Management of Built Environment viene offerta l’opportunità di seguire un percorso di formazione interamente in lingua inglese con un corpo docente composto al 60% da professionisti EY e al 40% da professori del Polimi.
Le selezioni dei partecipanti della prima edizione dell’EY Real Estate Learning Lab si sono tenute tra marzo ed aprile 2021. I 15 giovani, scelti sulla base dei loro curricula, hanno poi svolto quattro settimane di lezioni sulla piattaforma online del Politecnico di Milano.
A partire dal mese di luglio i ragazzi/e sono passati alla seconda fase del percorso formativo: quella del learning – by – doing. Gli studenti hanno cominciato infatti un periodo di stage all’interno di EY con l’opportunità di mettere in pratica le conoscenze apprese in aula. Grazie all’affiancamento dei professionisti EY, i giovani talenti possono sperimentare in prima persona cosa vuol dire lavorare come consulenti, quali sono le sfide da affrontare e quali gli strumenti da mettere in campo.
Al termine dello stage, i partecipanti più meritevoli saranno assunti direttamente da EY ed entreranno a far parte del team Strategy and Transactions.
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