L’Amministratore Delegato dell’Eni, Vittorio Mincato, ha presentato ieri a Milano alla comunità finanziaria il Piano Strategico 2002-2005, sottolineando i significativi risultati raggiunti nel biennio 2000-2001 e annunciando i nuovi target di sviluppo fino al 2005, con particolare riferimento alla crescita della produzione che raggiungerà 1 milione 700mila barili al giorno.
Nel dicembre 2001 la produzione media è stata di 1 milione 440mila barili al giorno e all’inizio di gennaio ha raggiunto il picco di 1 milione 494mila barili al giorno, confermando il raggiungimento con ampio anticipo del target di 1milione e mezzo di barili fissato al 2003.
L’Amministratore Delegato ha precisato inoltre che il programma di cost cutting sta procedendo in termini soddisfacenti: è già stato raggiunto circa il 60% del target di risparmi al 2003 che ammonta a circa due miliardi di euro. Il nuovo obiettivo al 2005 è di tre miliardi di euro, ivi compresi circa 600 milioni di euro riguardanti le attività chimiche di cui è programmata la dismissione.
Prosegue il programma di acquisto di azioni proprie: fino ad ora sono state acquistate 155 milioni di azioni, corrispondenti al 3,9 per cento del capitale sociale, con un esborso di 2,1 miliardi di euro. Alla prossima Assemblea degli Azionisti dell’Eni il Consiglio di Amministrazione proporrà di aumentare il limite di riacquisto di azioni dagli attuali 3,4 a 5,4 miliardi di euro.
Il debito finanziario netto a fine 2001 ammonta a circa 9,7 miliardi di euro, con un aumento di 2 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, dopo aver finanziato investimenti tecnici e finanziari, nonché l’acquisto di azioni proprie, per un valore complessivo di circa 13,5 miliardi di euro.
Il rapporto tra debito netto e patrimonio netto contabile nel 2001 si è mantenuto sostanzialmente immutato sul valore di 0,32 che conferma la solidità della struttura finanziaria del Gruppo.