Lo scenario che si sta profilando all’orizzonte pone, stavolta in modo più forzoso, alcuni interrogativi riguardo al futuro dell’energia. Gli aumenti del costo delle principali risorse per l’ottenimento di energia sono una vera e propria doccia fredda verso numerosi ambiti; l’industria probabilmente potrebbe essere il settore che subirà in modo più marcato l’impatto dell’impennata dei “costi in bolletta”.
Si continua a parlare di energie alternative e, nonostante alcuni significativi passi avanti nell’adozione di energie rinnovabili, resta ancora moltissima strada da percorrere per ridisegnare in modo significativo le catene di fornitura e il sistema di distribuzione energetica. Luca Negri, Sales manager industry di GPBM Italy, ha analizzato la situazione attuale cercando di tracciare una fotografia di come potrebbe essere lo scenario che ci aspetta nei prossimi anni.
Nell’ultimo secolo, il discorso energetico ha ricoperto il ruolo più importante, dando origine a cambiamenti epocali, progresso tecnologico e industriale, generando una serie di benefici alla vita quotidiana. Tuttavia, non sono mancati momenti estremamente delicati che hanno avuto un forte impatto in tutti i settori che sarebbero dipesi direttamente dal fattore energetico. Che si trattasse di idroelettrico, fossile, nucleare, l’energia ha sempre vissuto una riprogrammazione variegata riguardo ai modi di produrla. Oggi, emergono fattori differenti rispetto al passato, ma che sostanzialmente obbligano (volenti o nolenti) a rivedere ancora una volta e in modo profondo l’approvvigionamento e/o i metodi produttivi. Tanto per fare un esempio, la proliferazione dei veicoli elettrici, il settore informatico sempre più energivoro a causa dell’aumento di generazione dei dati e della loro trasmissione, sono soltanto due aspetti che potranno mettere seriamente in difficoltà tutta la filiera energetica. Pertanto, sta emergendo la necessità non solo di riuscire a produrre energia in modo sempre più efficiente riducendo al contempo tutti gli sprechi, ma anche di riuscire a conservarla poiché in futuro diventerà sempre più un bene prezioso.
Immagazzinare energia non è un argomento recente, poiché nel corso dei decenni attraverso la ricerca è stato possibile disporre di sistemi via via più efficienti. Tuttavia, questo ambito viene richiamato prepotentemente in causa allo scopo di cercare di inserirlo, stavolta non più come possibile “jolly”, nella catena di fornitura energetica. Come detto, la crescente richiesta giornaliera di energia obbliga a vedere le cose da una prospettiva differente, ossia se è vero che per produrne molta di più sarà necessario effettuare ingenti investimenti, è altrettanto vero che si può investire sul come riuscire ad immagazzinarne il più possibile. Questo discorso è tutt’altro che semplice, poiché per ogni soluzione esistono molte sfide da superare e non sempre esiste la fattibilità di un sistema. Le sfide vanno a toccare aspetti geografici e sociali; spesso sono molte le aree con maggior concentrazione nella richiesta energetica che non hanno ancora preso seriamente in considerazione le fonti alternative, mentre alcune aree isolate (e meno sviluppate) stanno provvedendo a sperimentare lo stoccaggio ottenuto tramite fonti rinnovabili.
Si parte dal cuore del sistema: per ottenere uno stoccaggio efficiente e funzionale, batterie e sistemi BMS (battery management system) devono rispondere a molti requisiti. Le batterie dovranno avere affidabilità, durabilità e prestazioni invariate durante tutti i cicli di carica/scarica, resistenza a condizioni ambientali particolari e, cosa che spesso si tende a tralasciare, la possibilità di riciclare il materiale che compone la batteria.
Quest’ultimo aspetto rappresenta una tematica assai discussa, perché la proliferazione di pacchi batterie, specialmente dedicati al settore automotive, comporta la non indifferente problematica dello smaltimento dei materiali. Ecco perché diventa di fondamentale importanza predisporre poli produttivi che siano in grado anche di rigenerare tutto il materiale che può ancora essere utilizzato e smaltire correttamente quello arrivato a fine vita.
Il BMS è il sistema di controllo del corretto utilizzo della batteria stessa. Uno degli aspetti fondamentali per l’efficientamento dei consumi risiede proprio nel BMS poiché attraverso il controllo approfondito e preciso dello stato di salute delle batterie e di tutti i parametri impostati, potrà gestire in modo ottimale carica e scarica ottimizzando l’erogazione di energia e minimizzandone lo spreco. Per poter disporre di soluzioni ad alta efficienza è quindi necessario investire in infrastrutture e in R&D. Durante l’ultimo periodo GPBM Industry si è concentrata in modo particolare nell’energy storage avvalendosi della collaborazione di partner tecnici di primissimo piano con cui sono state sviluppate numerose soluzioni.
Con queste premesse, l’energy storage potrebbe realmente rappresentare un plus, per numerosi ambiti. Vanno però fatte alcune considerazioni in merito; è chiaro che non sarà possibile chiedere aiuto per sopperire alla domanda di energia solo ed esclusivamente ai sistemi di stoccaggio. Questo genere di sistema, infatti, non potrà mai essere in grado di soddisfare le richieste eccedenti, sarebbe come far scendere in campo undici giocatori ma chiedere soltanto al numero dieci di sopperire alle mancanze. L’evoluzione dei sistemi produttivi e di stoccaggio dell’energia dovrà essere accompagnata dalla diffusione globale di una nuova cultura della consapevolezza. Consapevolezza di avere a disposizione una quantità di energia non illimitata e che sarà vincolata a costi via via crescenti, con tutte le immaginabili conseguenze. Le nostre abitudini dovranno quindi subire significativi cambiamenti in relazione a questo scenario certo, cercando di ridurre la domanda ogni qualvolta essa si rivelerà superflua. In questo modo sarà possibile guadagnare tempo per lo sviluppo di applicazioni meno energivore e allo stesso tempo nuove tecnologie per la produzione energetica molto più sostenibili. A questo scopo GPBM Industry continuerà il proprio impegno nello sviluppo di soluzioni di energy storage sempre più performanti ed efficienti.