Lo sfruttamento dell’energia eolica sopra i 500 metri di altezza sembra promettente: il vento d’alta quota, forte e costante, permetterebbe di ottenere un 33% di energia in più, riducendo il costo dell’energia da fonte eolica
È quanto ha evidenziato il responsabile del settore eolico dell’Enea, Giacomo Arsuffi nel corso dell’audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera. Arsuffi ha fatto il punto sullo stato dell’arte della tecnologia per sfruttare l’energia eolica ad alta quota, sopra i 500 metri di altezza, “estraendola” dal vento troposferico. Attualmente l’energia eolica viene prodotta ad una quota non superiore ai 200 metri.
“Lo sfruttamento del vento troposferico sembra promettente”, ha spiegato Arsuffi, “questo perché il vento d’alta quota è più forte e costante e un incremento del 10% della velocità del vento permette di ottenere un 33% di energia in più, riducendo il costo dell’energia da fonte eolica, fino quasi a un terzo del costo per MWh degli impianti eolici a torre. Le tecnologie per lo sfruttamento del vento troposferico sono attualmente nella fase dimostrativa e hanno bisogno di essere supportate con investimenti economici per arrivare sul mercato”, ha concluso.
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