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Enel: gli impianti nucleari predisposti in Slovacchia sono sicuriERT

Premesso che lo studio di fattibilità per il completamento delle due unità di Mochovce è ancora in corso, Enel precisa che l’esperienza operativa dei reattori di tecnologia russa utilizzati da Slovenske Elektrarne, società controllata al 66% da Enel e al 34% dallo Stato slovacco, è molto positiva sia in termini ambientali, sia di sicurezza.

In particolare, Enel nel 2006 ha commissionato a un consorzio di società di ingegneria specializzate nella progettazione ed analisi di sicurezza degli impianti nucleari la revisione e l’aggiornamento del progetto delle due Unità di Mochovce di Slovenske Elektrarne proprio per apportare tutti i miglioramenti impiantistici che derivano dal recente sviluppo tecnologico in modo da incrementarne ulteriormente il livello di sicurezza.

L’aggiornamento dal progetto è stato verificato dagli specialisti Enel e Slovenske Elektrarne, assistiti da una società di Ingegneria internazionale e guidati da un ‘Consiglio per la Sicurezza’ (Safety Board), costituito da sei esperti di fama internazionale in tema di sicurezza degli impianti nucleari.

In risposta alle preoccupazioni mosse da Greenpeace, Enel ha dichiarato: “Davvero Greenpeace ritiene che Enel voglia ‘sperperare’ 1,8 miliardi di euro, mettendo per di più a rischio l’incolumità dei cittadini slovacchi? Ringraziamo l’associazione per i preziosi consigli che ci vuol fornire in materia finanziaria e industriale. Ma ci consentirà di tenere conto anche del giudizio molto positivo che i grandi investitori di tutto il mondo hanno dato sulla validità dell’investimento in Slovacchia. E dei riconoscimenti all’impegno per la sicurezza e l’ambiente che sono arrivati alla Slovenske Elektrarne delle maggiori autorità di vigilanza sull’energia nucleare nazionali e internazionali.
Inoltre, ricordiamo che Enel è impegnata a ricostituire il suo know how nucleare anche in altri paesi e su diverse filiere tecnologiche. In Spagna, quando sarà completata l’Offerta Pubblica su Endesa, Enel ed Acciona, si troveranno a gestire oltre 3000 megawatt di capacità nucleare di tecnologia statunitense. In Francia, Enel ha siglato un memorandum d’intesa per partecipare all’European pressurized reactor di Edf che rappresenta la frontiera più avanzata di questa tecnologia.”