Nella cornice di Expo Milano il prossimo 16 settembre si discute di efficienza energetica nell’agroindustria, settore che consuma grandi quantità di combustibili fossili per la produzione di alimenti vegetali e animali. Il settore agroalimentare rappresenta un banco di prova per l’integrazione di energia, ambiente, competitività e politiche di sviluppo rurale. Il convegno “L’efficienza energetica nell’agroindustria”, organizzato dagli Stati Generali dell’Efficienza Energetica in collaborazione con Enea ed EfficiencyKnow, sarà l’occasione per analizzare questa importante tematica da un punto di vista europeo, nazionale e locale.
Nell’UE-28, più di 240 milioni di ettari dei circa 400 milioni di ettari sono impegnati per l’agricoltura e la silvicoltura e circa 17.000.000 di aziende agricole gestiscono il 45% del territorio europeo continentale impiegando circa 30 milioni di persone, con circa 800 milioni di euro di valore aggiunto.
Il consumo di energia associata ad un chilogrammo di alimenti pronti per il consumo è compresa tra 2 e 220 MJ a seconda del tipo di alimento (animale o vegetale), della tecnologia di coltivazione, della lavorazione e del trasporto.
Per ridurre le emissioni, risparmiare energia e migliorare la competitività dell’agroindustria è fondamentale considerare l’intera filiera agroalimentare, dalla produzione primaria alla distribuzione del prodotto finale, identificando le soluzioni innovative per i diversi componenti del sistema agro-alimentare integrato.
Per realizzare tale obiettivo, è necessario valutare i diversi processi industriali in termini di consumo energetico e proporre soluzioni tecnologiche avanzate capaci di ridurre i costi del consumo di energia.
Ma tutto ciò non basta. Esistono barriere che impediscono al sistema di spostarsi verso uno stato di maggiore efficienza nell’uso dell’energia.