Un nuovo studio rivela che gli edifici in Europa offrono un potenziale enorme dal punto di vista del risparmio energetico. È possibile sfruttare le opportunità nascoste dietro il calcestruzzo, il vetro e l’acciaio, creando significativi risparmi, posti di lavoro e luoghi migliori in cui vivere.
Gli edifici in cui dormiamo, mangiamo, vendiamo, studiamo e lavoriamo offrono una grandissima opportunità: 67 miliardi di euro all’anno risparmiati in bolletta per i cittadini dell’UE nel 2030 e 156 Mt di CO2 in meno, equivalenti a quelle emesse da 82 milioni di automobili. Questi straordinari risultati vengono presentati in un nuovo studio, appena pubblicato dalla società di consulenza energetica Ecofys. Il rapporto, redatto su iniziativa di Danfoss, fornisce una dimostrazione dell’enorme risparmio energetico potenzialmente ottenibile con una migliore gestione dei flussi energetici negli edifici europei. Un potenziale che finora non era stato sfruttato a sufficienza.
Trascorriamo la maggior parte del nostro tempo all´interno di edifici. Non è quindi una novità che gli edifici consumino una grande quantità di energia. Tuttavia, il 75% del nostro patrimonio edilizio è energeticamente inefficiente. La maggior parte dell’energia viene utilizzata per mantenere i corretti livelli di temperatura e di qualità dell’aria negli impianti di riscaldamento, raffrescamento e ventilazione, conosciuti collettivamente come ´sistemi tecnici´.
Quando questi sistemi non funzionano in modo ottimale, l’energia va sprecata: ciò costa denaro e provoca danni alla salute e all’ambiente. Ma oggi abbiamo le tecnologie per prevenire tutto questo. Il progresso potrebbe contribuire a ridurre gli sprechi energetici, abbattere i costi e rendere i nostri edifici dei luoghi migliori in cui vivere. Il rapporto esamina uno scenario in cui gli edifici vengono ristrutturati nel periodo da oggi fino al 2030. Il consumo di energia di questi edifici potrebbe essere ridotto di circa il 30%, rinnovando gli impianti di riscaldamento, raffreddamento, ventilazione, illuminazione e produzione di acqua calda.
“Abbiamo tutte le tecnologie a portata di mano per rendere i nostri edifici intelligenti. Esaminando i risultati del nuovo studio di Ecofys, possiamo vedere che un controllo ottimale dei flussi energetici negli edifici e l´impiego di nuove tecnologie come la digitalizzazione, potrebbero contribuire per circa il 15% al raggiungimento dell’obiettivo europeo di efficienza energetica fissato per il 2030. È necessario un sostegno politico per eliminare le barriere e aumentare la velocità e l´entità degli investimenti. Tutto questo darà al mercato il giusto segnale , favorendo l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e la crescita sostenibile”, afferma Andre Borouchaki, Senior Vice President e CTO di Danfoss.
Secondo i calcoli basati sul rapporto del World Resources Institute ´Accelerare l´efficienza degli edifici´, a partire dal 2016, raggiungendo 15% dell’obiettivo di efficienza energetica EU 2030, permetterebbe di creare 300.000 nuovi posti di lavoro.
L’unico modo per migliorare significativamente l’efficienza energetica delle costruzioni è concentrarsi sugli edifici esistenti. Nel 2050, nove su dieci degli edifici esistenti nell’UE saranno abitati. La ristrutturazione del nostro patrimonio edilizio è economicamente fattibile, più di quanto attualmente si creda. I costi di investimento per le migliorie di base finalizzate al controllo dei flussi energetici negli edifici sono molto contenuti ed il tempo di rientro per ristrutturare gli elementi fondamentali è di due anni. Il denaro risparmiato ogni anno, principalmente evitando di importare gas dai paesi extracomunitari, potrebbe essere investito in Europa per offrire ai cittadini più comfort e più benessere.
“L’ottimizzazione progressiva dell’uso dell’energia nei sistemi tecnici degli edifici esistenti in tutta Europa dovrebbe iniziare subito”, afferma Andreas Hermelink, Associate Directorin di Ecofys, società di Navigant. “Parliamo di misure ´di cui non ci pentiremo´ che siano in grado di fornire rapidamente riduzioni molto significative nei consumi energetici, nelle bollette di energia e nelle emissioni di CO2. La revisione della direttiva europea sulla prestazione energetica nell´edilizia dovrebbe dare uno slancio efficace per liberare il pieno potenziale di risparmio economico nei sistemi tecnici utilizzati negli edifici.”