Almeno il 20% dell’energia della città del futuro dovrà provenire dallo sfruttamento delle fonti eoliche, questo l’obiettivo entro i prossimi 5 anni della Commissione Europea nell’ambito del progetto Horizon 2020. Sfida accettata da Tommaso Morbiato e dal team di WindCity, startup tra le 5 in finale per il “Premio dall’idea all’impresa” (che mette in palio 50.000 euro in denaro e 20 periodi di residenza e affiancamento per un valore complessivo di 680.000 euro), che da Padova guarda all’utilizzo del vento urbano e generato dalla circolazione ferroviaria ed autostradale all’interno delle grandi città.
Il contributo dell’eolico al fabbisogno energetico delle città è in crescita in tutta Europa, ma si scontra quotidianamente con due problemi di base: la possibilità di installare turbine solamente in quelle aree caratterizzate da un vento costante e gli elevati costi per trasmettere da sorgenti così lontane alle città-utenti. Il team di WindCity, partendo dalle osservazioni di meteorologi e fisici ambientali, ha spostato quindi l’attenzione sulle micro-turbine.
Il vento “di città” esiste ma è per natura filtrato ed altamente irregolare, motivo per cui, per ottenere una sorgente di energia competitiva con il costo delle “concorrenti” fossili o nucleari, la startup padovana ha concepito un brevetto di piccola turbina da 1 kW capace di captare i venti irregolari attivandosi in autonomia, in modo molto più efficiente dei dispositivi attualmente in commercio. La realizzazione della parte meccanica è attualmente in corso d’opera, mentre sono già stati stretti accordi di partnership per quanto riguarda le componenti elettriche ed elettroniche in vista della prima sperimentazione in collaborazione con alcuni importanti attori nel settore dei trasporti e con gestori di aree industriali particolarmente adatte alla fase pilota.
L’idea è nata dall’osservazione della natura: alcuni uccelli sanno volare su lunghe distanze grazie a correnti di vento variabile, e la ricerca aeronautica tenta già di imitarli. WindCity si propone di catturare un vento così diffuso eppure trascurato; un classico esempio di “economia circolare” che punta a rimettere in uso risorse naturali finora scartate come perdite.
Il Premio Gaetano Marzotto, promosso e ideato da Associazione Progetto Marzotto, ha durata decennale. Il Progetto Marzotto nasce per creare, attraverso una serie di azioni diversificate, un nuovo tessuto sociale, il Premio Gaetano Marzotto ne è un’appendice, con l’obiettivo di individuare e promuovere lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, in grado di rispondere a criteri di sostenibilità economico-finanziaria e generare al tempo stesso benefici concreti per il territorio italiano, in primis occupazionali.