Per la prima volta in Italia, Acqua Ambiente (Gruppo Saint Dizier), società di Bellusco (MI) specializzata nella raccolta, gestione e trattamento delle acque di pioggia, ha realizzato un impianto di prima pioggia utilizzando la tecnologia Nidaplast, largamente diffusa ed impiegata in Inghilterra, Germania e Francia. Per la progettazione e installazione di un impianto di separazione delle acque di prima pioggia nel nuovo centro commerciale “Verola Center” di Verolanuova (BS), la società Acqua Ambiente ha proposto una soluzione alternativa basata sulla tecnologia Nidaplast, con blocchi alveolari modulari in polipropilene avvolti in una geomembrana in bitume elastomero Teranap TP di grandi dimensioni prodotta dalla società Siplast- Icopal. Alti appena 52 cm, i blocchi Nidaplast hanno potuto essere collocati senza particolari problemi nonostante la condotta di adduzione dell’acqua fosse posta a 2,62 m di profondità.
Grazie all’altissima resistenza ai carichi (fino a 6.000 kg/m2), i 76 blocchi di raccolta delle acque, disposti su un solo strato per una superficie totale di circa 220 m2, sono stati interrati sotto il parcheggio esterno del centro commerciale. Nonostante le notevoli dimensioni (120x240x52 cm), i blocchi pesano 60 kg l’uno (peso specifico apparente 40 kg/m3) e possono essere facilmente e rapidamente movimentati a mano. In termini di efficienza, Nidaplast si dimostra superiore alle vasche di raccolta convenzionali ed agli altri sistemi a blocchi. La capacità di stoccaggio di Nidaplast, rapportata allo spazio occupato, è elevata grazie ad un indice di vuoto del 95%. Inoltre, l’esclusivo sistema di alimentazione tramite tubi drenanti inferiori annulla il rischio di intasamento. È sufficiente una normale manutenzione delle condotte di drenaggio, accessibili dai pozzetti di ispezione, per eliminare gli eventuali sedimenti depositati.
L’impianto realizzato da Acqua Ambiente Italia comprende anche una paratoia in struttura mista Aisi 316 e Pead per l’esclusione automatica del sistema, prodotta dalla società Kwt, due pompe di svuotamento, e un quadro elettrico di controllo e gestione dotato di sonde per l’individuazione dei livelli e l’identificazione delle piogge, progettato da Acqua Ambiente Italia