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Cresce il consumo di Pvc in Italia nel 2002ERT

Cresce dello 0,7% anche nel 2002 il consumo di Pvc in Italia, un dato confortante, questo, soprattutto alla luce di una congiuntura nazionale ed internazionale non certo brillante in termini di mercato.

Il dato emerge dalla ricerca “La trasformazione del Pvc in Italia” realizzata da Plastic Consult, per conto del Centro di Informazione sul Pvc.

Rispetto al 2001 la crescita più significativa avviene nei due settori applicativi tubi e cartotecnica, con un incremento dei consumi rispettivamente di 7.000 e 5.000 t.

I tubi in Pvc rigido, in particolare, rimangono la principale applicazione assorbendo il 23,3% del Pvc consumato in Italia. L’imballaggio rimane il secondo mercato per importanza con il 17,7% dei consumi totali di Pvc.

I profilati rigidi rappresentano il terzo settore applicativo in volume assorbendo il 10,8% del totale dei consumi. I principali settori di impiego riguardano infissi ed avvolgibili, gronde, canaline coprifili e profilati tecnici.

Il rivestimento cavi, con 87.000 tonnellate pari al 9% dei consumi ha risentito nel 2002 di una leggera flessione della domanda, ma continua a costituire il principale sbocco singolo per il Pvc plastificato.

Per quanto riguarda il riciclo degli scarti industriali preconsumo e postconsumo è stato realizzato, nel 2002, da circa 40 aziende che hanno recuperato e riciclato complessivamente 66.500 tonnellate di scarti industriali, rigidi per il 57% e plastificati per il 43%.

Gli scarti utilizzati nel riciclo di Pvc plastificato hanno origine essenzialmente dall’estrusione di tubi flessibili e dal rivestimento di cavi elettrici.