Continuano a registrarsi catastrofi eccezionali, sembra non arrestarsi l’emergenza siccità più grave degli ultimi settant’anni e si susseguono episodi drammatici legati al surriscaldamento terrestre, che sono la chiara dimostrazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici. Per questo è sempre più urgente accelerare la transizione energetica verso le rinnovabili, compiendo scelte coraggiose sul fronte delle politiche energetiche, adeguando le nostre abitudini e i nostri territori di conseguenza.
L’Alleanza per il fotovoltaico – che rappresenta alcuni dei principali operatori energetici impegnati nello sviluppo di soluzioni per l’energia solare utility scale sul territorio italiano – auspica che le istituzioni e gli attori sociali garantiscano una svolta significativa così da incrementare, in maniera regolamentata, la generazione di energia da fonte rinnovabile su tutto il territorio nazionale, perché la lotta al cambiamento climatico passa soprattutto da un nuovo modo di fare e consumare energia.
Secondo la Nasa, oggi nel mondo la temperatura è già aumentata di +1,2°C ed è concreta la possibilità di superare la soglia +1,5°C nei prossimi 5 anni, con danni che nel 2021, in base ai dati dell’Agenzia per l’Ambiente Ue, in Europa, ammontano a quasi 50 miliardi di euro e l’Italia al secondo posto per danni collegati al cambiamento climatico. Davanti alla crisi globale, è dunque indispensabile intervenire immediatamente, aumentando il target rinnovabili 2030 e incentivando il ricorso a mix energetici sostenibili.
Oggi in Italia abbiamo a disposizione una risorsa naturale, quella del sole, che può davvero aiutarci nella transizione energetica. La tecnologia fotovoltaica è consolidata, oggi in particolar modo estremamente attenta al contesto in cui si inserisce e di veloce implementazione, perché è innegabile che ci sia anche un problema di tempi. Diventa quindi indispensabile una definizione urgente delle aree idonee, per avere una diffusione regolamentata e puntuale dei parchi fotovoltaici su tutto il territorio nazionale. L’Italia ha bisogno di produrre più energia, e insieme al resto del mondo, ha bisogno che questa energia sia pulita.