Il consorzio Ecolamp supera nel 2014 quota 2.000: per la precisione sono 2.068 le tonnellate di lampadine a basso consumo raccolte in tutto il territorio nazionale grazie al contributo dei cittadini e ai conferimenti del canale professionale. Rifiuti dai quali è stato recuperato oltre il 95% di materie prime, in particolare vetro, plastiche e metalli e sottratto alla dispersione nell’ambiente il mercurio in essi contenuto.
Un ottimo risultato anche in relazione all’andamento della raccolta dell’intero comparto dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee), che registra il segno positivo più rilevante (+14%) proprio per il raggruppamento cinque (R5), quello dei rifiuti derivanti dalle sorgenti luminose, in cui il consorzio Ecolamp opera come protagonista.
Sono oltre 856 (+25%) le tonnellate di sorgenti luminose gestite da Ecolamp nel corso del 2014, provenienti dai 2.150 Centri di Raccolta assegnati al Consorzio, prevalentemente riservati al conferimento dei cittadini privati. Un segmento che rappresenta oggi il 41% della raccolta totale Ecolamp, contro il 36% del 2013.
La porzione più consistente di rifiuti da sorgenti luminose gestite da Ecolamp, il 59%, è ancora una volta da attribuire ai conferimenti dei professionisti del settore illuminotecnico, che utilizzano i diversi servizi gratuiti e volontari messi a disposizione dal Consorzio. 549 tonnellate di lampadine sono state raccolte, nell’anno 2014, attraverso Extralamp, il servizio di ritiro gratuito a domicilio, per gli installatori con più di 150 chili di materiale da consegnare, che conta oggi poco meno di 5.000 iscritti. 387 sono le tonnellate conferite presso i 35 Collection Point a titolo completamente gratuito, mentre oltre 276 tonnellate provengono dai 61 Grandi Centri, punti autorizzati al ritiro e allo stoccaggio delle sorgenti luminose, convenzionati con il Consorzio. Un canale, quest’ultimo, introdotto a fine 2012, ma cresciuto rapidamente, tanto da registrare nel 2014 un incremento della raccolta pari al 41,5%, rispetto all’anno precedente.
Dal punto di vista regionale Lombardia, Veneto e Piemonte rappresentano l’eccellenza nella raccolta di lampadine esauste in Italia: da sole le tre grandi regioni coprono, per Ecolamp, il 53% del totale nazionale. La Lombardia ha raccolto nel 2014 ben 589 tonnellate di R5 (registrando tuttavia un decremento del 4% sul 2013), seguita dal Veneto con 325 tonnellate (+40%) e dal Piemonte con 188 (+4%). Il maggior incremento rispetto al 2013 è stato registrato dalla Calabria (al diciassettesimo posto della classifica) e dal Trentino Alto Adige (all’ottavo posto): rispettivamente +70% con 10.685 chilogrammi e +45% con 81.016 chili.
Rimangono invariate rispetto al 2013 le prime tre posizioni a livello provinciale, con in testa Milano, sia pure in leggera flessione (-7%), che ha raccolto 246 tonnellate, seguita da Torino con 116 tonnellate e un +6% e da Roma, in terza posizione, con 110 tonnellate e un incremento del 14% rispetto all’anno precedente.
“La raccolta Raee e quella delle lampadine, in particolare, continua a crescere”, commenta Fabrizio D’Amico, Direttore Generale del Consorzio. “Il 2014 ha registrato un +3% nella raccolta totale di rifiuti elettrici ed elettronici (Raee) rispetto al 2013 e le sorgenti luminose sono ancora una volta il raggruppamento con il maggiore incremento, +14%. Un risultato che fa guardare con fiducia agli obiettivi sempre più ambiziosi che la normativa europea impone per i prossimi anni, per il raggiungimento dei quali Ecolamp da sempre contribuisce attivamente, applicando al contempo una logica di semplificazione dei processi, di ottimizzazione dei costi e di rispetto dell’ambiente”.
Fino al 31 dicembre 2015, infatti, il target minimo di raccolta differenziata dei Raee resta a 4 chilogrammi per abitante, dal 1° gennaio 2016 passa al 45% della media dell’immesso sul mercato dei tre anni precedenti, per arrivare al 65% dal 1° gennaio 2019. Pur non essendo attualmente previsti obiettivi specifici per i singoli raggruppamenti, oggi Ecolamp raccoglie circa il 35% dell’immesso sul mercato di propria competenza, confermando la capacità di misurarsi con i migliori standard europei, anche a garanzia del pieno adempimento degli obblighi previsti dalla normativa Raee.