ABB ha annunciato la fornitura in opera delle tre nuove sezioni Gis (Gas Insulated Switchgear) 380-220-132 kV che rientra nel contratto quadro firmato da Terna nel 2008. La consegna è avvenuta nel rispetto delle tempistiche contrattuali e con piena soddisfazione del cliente.
Le condizioni atmosferiche molto variabili, con sbalzi termici fino a 30°C gradi, non sono riuscite a fermare i lavori in cantiere svolti in stretta collaborazione tra i tecnici ABB e i tecnici di Terna per la ricostruzione e il potenziamento della stazione elettrica di Piossasco (TO), punto di arrivo italico dell’importante futura connessione Hvdc con la Francia, progetto previsto nel Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale.
Il progetto presentava un grado di complessità molto particolare: la costruzione delle stazioni blindate di Piossasco è avvenuta, infatti, all’interno della vecchia area di stazione, libera in superficie ma con parecchi sottoservizi interferenti con le opere di scavo dei due edifici destinati a ospitare i Gis e costruiti intorno all’edificio della sala quadri della vecchia stazione sempre in servizio.
I lavori di rifacimento, già previsti per l’ammodernamento dell’impianto degli anni ’70, sono propedeutici alla prosecuzione della realizzazione della stazione di conversione che rappresenta il terminale italiano del collegamento in cavo Hvdc, denominato “Piemonte-Savoia”. Il terminale francese sarà a Grande Ile, stazione della rete di trasmissione francese Rte.
La stazione di rete di Piossasco e la futura stazione di conversione saranno tra loro connesse con due collegamenti in cavo interrato a 380 kV.
Le apparecchiature ABB fornite sono state completamente certificate per Terna e riducono l’impiego di spazio fino al 70% rispetto alle soluzioni convenzionali Ais (Air Insulated Switchgear).
Grazie alle ridotte dimensioni, le apparecchiature Gis di ABB presentano minori difficoltà per l’installazione in aree dove, come in questo caso, lo spazio disponibile era limitato. In questo modo, tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie per i due impianti (vecchio e nuovo) hanno impegnato esclusivamente le aree interne al sito della vecchia stazione elettrica, compresa la connessione in cavo a 380 kV tra il nuovo impianto e la futura stazione di conversione, producendo un minore impatto sull’ambiente circostante.
ABB: http://www.abb.it