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Con una joint venture da 9 milioni di euro iniziali, EnergRed accelera con ACP SGR i suoi progetti ad alto impatto ambientaleERT

EnergRed, E.S.Co. impegnata nel sostenere la transizione energetica delle PMI italiane, ha scelto ACP SGR per accelerare l’impiego del denaro sull’economia reale con progetti a positivo impatto ambientale, sia locale che globale, e produrre l’energia là dove è utilizzata.

Considerata oggi la “Ferrari del fotovoltaico”, l’azienda fondata da Moreno Scarchini, annuncia infatti di aver siglato un importante accordo di joint venture con Alternative Capital Partners SGR (ACP), società di gestione di fondi alternativi nata con la missione di coniugare principi ESG ed investimenti alternativi innovativi ad elevato impatto sull’ambiente e sull’economia reale.

L’accordo

L’accordo di collaborazione prevede il finanziamento di un veicolo societario, EnergRed Impact, dotato di una struttura di capitale equity-debito fino a 9 milioni di euro, con la possibilità di successivo leverage bancario ed un commitment di 8,2 milioni di euro, tra debito ed equity, da parte di Sustainable Securities Fund (SSF), per una quota di capitale pari al 49%.

Un primo investimento da 6,4 milioni di euro è già stato individuato e contrattualizzato, distribuito su 12 progetti di impianti fotovoltaici integralmente localizzati in Italia, di cui 11 greenfield e uno brownfield, per una potenza complessiva pari a 5,4 MWp.

Altri circa 3 milioni di euro saranno impiegati successivamente per investimenti, anche levered, in progetti fotovoltaici prevalentemente greenfield, da realizzarsi entro quest’anno.

A 6 mesi dal closing a 110 milioni di euro con la partecipazione di primari investitori istituzionali italiani ed esteri, tra cui la Banca Europea degli Investimenti (BEI) con la garanzia del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), Sustainable Securities Fund (SSF) ha già realizzato 7 investimenti, diretti e tramite joint venture, per lo sviluppo di oltre 100 MWp di progetti di energia rinnovabile, tra cui la costruzione di un portafoglio di 4 impianti fotovoltaici con una potenza complessiva di 56,2 MW: investimenti che presentano ad oggi rendimenti medi attesi double digit, ben superiori all’IRR netto atteso del Fondo pari al 7,5%.

Obiettivi

La nuova operazione in partnership con EnergRed risulta pienamente in linea con gli obiettivi di rendimento e con la strategia di diversificazione nel segmento specifico della generazione distribuita perseguita da SSF, che è il primo ed unico Fondo di Investimento Alternativo (FIA) di Impact Investing PIR (Piano Individuale di Risparmio) Alternative Compliant oggi operativo in Italia dedicato al finanziamento di nuove infrastrutture a supporto della transizione energetica nei segmenti delle rinnovabili, dell’efficienza energetica e dell’economia circolare.

I due protagonisti della joint venture, pur eccellendo in aree tra loro complementari, condividono lo stesso obiettivo di fondo: fare la propria parte per accompagnare il nostro Paese nella transizione energetica.

Perché la scelta di ACP?

“I punti di forza che ci hanno spinto a perfezionare una joint venture con Alternative Capital Partners sono la loro profonda conoscenza del mercato italiano dell’energia, la loro disponibilità a calarsi nella realtà imprenditoriale locale pur mantenendo un alto profilo finanziario e, non da ultimo, la qualità delle persone con cui condividere le nostre scelte operative” risponde Scarchini.

I target di riduzione di emissioni di CO2?

Sono pienamente conformi con la regolamentazione dei Fondi di Investimento Alternativi (FIA) ad impatto ex Articolo 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR) ed in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del 55% da raggiungersi entro il 2030» sottolineano gli specialisti di EnergRed.com, il cui core business è da sempre quello di permettere alle pmi italiane di dotarsi di capacità autoproduttiva di energia da Fonte di Energie Rinnovabili (FER).

“Lo abbiamo declinato sul mercato fin dal 2017, portando alle aziende una proposta tutt’ora ineguagliata perché basata su un principio imprenditoriale semplice ed efficace: il valore creato dal nostro investimento infrastrutturale nella pmi è nel tempo condiviso equamente con l’imprenditore che, senza alcun rischio od onere, si dota di energia ad un costo unitario basso e certo, indipendentemente dai fattori esogeni non in suo controllo quali guerre, pandemie, inflazione e via dicendo. Una metodologia operativa che abbiamo chiamato CARE&SHARE e che è fin da subito diventata il nostro standard” conclude l’ingegnere Scarchini.