Una breve rassegna sulla politica di gestione, pubblicata dall’Istituto internazionale sulla gestione dell’acqua (Iwmi), analizza il ruolo dei depositi delle falde acquifere nel fornire alle comunità un più ampio accesso all’acqua di fronte ai cambiamenti climatici.
L’uso delle falde acquifere per le esigenze domestiche e per l’irrigazione ha già aiutato milioni di piccoli agricoltori a uscire dalla povertà. Ma, per molte aree, inclusa la nazione che al mondo utilizza più acqua di falda, l’India, gli approvvigionamenti sono in graduale diminuzione a causa della sovraestrazione, dell’inquinamento e della crescente competizione per la destinazione d’uso tra le città e l’energia idroelettrica.
I cambiamenti climatici aggiungeranno pressione, perché le più variabili previsioni sulle precipitazioni stimoleranno inevitabilmente l’uso delle acque di falda, ma potrebbero cambiare il naturale processo di rigenerazione delle falde.
Ci sono diverse opzioni tecniche per gestire la rigenerazione delle falde acquifere, come i metodi direttamente dalla superficie, per cui l’acqua dai bacini dei canali si infiltra negli acquiferi o per cui si lascia che l’acqua di irrigazione penetri negli acquiferi poco profondi. I metodi subsuperficiali includono scavare le fosse formatesi con le alluvioni o ‘iniettando’ acqua nelle falde attraverso profondi pozzi.
I migliori risultati si potranno spesso ottenere attraverso un armonico insieme di tecniche di trasudamento superficiale, infiltrazione e iniezione. Ma per ottenere questo risultato sarà necessario che chi ha la responsabilità di prendere decisioni e chi gestisce l’acqua si muova verso l’idea di coordinazione nell’amministrare le acque di superficie e quelle di falda, piuttosto che trattare le due cose come ambiti separati.
Questa strategia di co-gestione potrebbe essere di aiuto, per esempio, nell’Asia Centrale, dove la competizione tra i fruitori ha portato a conflitti politici e dove l’irrigazione su superfici in larga scala ha prodotto zone di ristagno dell’acqua, salinizzazione del suolo a altri problemi ambientali.
Gli approvvigionamenti di acqua in queste aree potrebbero diventare più sostenibili se gli agricoltori passassero dall’uso dell’acqua di superficie a quello delle falde sotterranee per le irrigazioni estive e usassero il ruscellamento invernale per dar modo agli acquiferi di ricaricarsi prima della successiva stagione di crescita.
Con i cambiamenti climatici, l’accesso all’acqua diventerà sempre più vitale per l’irrigazione. Le riserve di acqua sotterranee potrebbero essere la soluzione a tale problema. Gli investimenti in ingegnerizzazioni relativamente economiche potrebbero migliorare e stabilizzare le falde per fare in modo che la capacità di immagazzinamento sia accessibile a un largo numero di piccoli agricoltori quando e dove ne abbiano bisogno e contemporaneamente abbia buone capacità di ripresa nei periodi di siccità.
Iwmi: www.iwmi.cgiar.org