La raccolta differenziata e il riciclo del vetro in Italia continuano a crescere. I rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in modo differenziato crescono del 2,6% sul 2013 e, dato particolarmente incoraggiante, aumentano soprattutto nelle regioni del Sud, dove si è passati dai 17,8 kg di vetro per abitante del 2013 a 19 kg nel 2014, pari ad un aumento del 6,8%.
Secondo i dati di CoReVe, consorzio recupero vetro, tra le regioni che hanno fatto registrare i maggiori tassi di incremento spiccano la Puglia (+15,6%), la Campania (+9,4%) e la Sicilia (+8%).
Anche al Centro si registra un incremento del 6% rispetto alla raccolta del 2013: si passa dai 23,4 kg per abitante ai 24,8 kg del 2014. Nel Lazio l’aumento è stato dell’11,5%. Al Nord, dove la raccolta è già ad alti livelli, si registra un lieve incremento dello 0,3%. Per il terzo anno consecutivo la Valle D’Aosta si conferma la regione migliore in assoluto per quantità raccolte, con 49,6 kg per abitante.
Complessivamente, i rifiuti d’imballaggio in vetro provenienti dalla raccolta nazionale avviati a riciclo sono stati pari a circa 1.615.000 tonnellate, con un incremento dell’1,2% rispetto all’anno scorso. A questo risultato hanno contribuito anche 7.000 tonnellate riciclate in settori diversi (ceramiche e laterizi) dalle vetrerie nazionali che producono nuovi imballaggi in vetro.
“L’incremento della raccolta differenziata nel sud Italia”, ha commentato Franco Grisan, Presidente di CoReVe, “è un’ottima notizia perché significa che il lavoro degli ultimi anni per quanto riguarda la comunicazione e la sensibilizzazione dei cittadini sta dando dei frutti. Ma c’è ancora molto da fare. Il fatto che, a fronte di un aumento dei consumi, sia diminuito il tasso di riciclo, sottolinea l’importanza di fare la raccolta differenziata ma, ancora una volta, soprattutto di farla bene. È fondamentale che nelle “campane” del vetro vengano conferiti solo bottiglie e vasetti, imballaggi completamente riciclabili, all’infinito e senza alcuna perdita, purché se ne eviti la commistione con materiali come cristallo, ceramiche e vetroceramiche (pirofile tipo Pyrex) resistenti al fuoco, specchi o altri vetri non da imballaggio, che ne pregiudicano la qualità e il risultato finale”.
Il 2014 ha visto un incremento dell’immesso al consumo degli imballaggi in vetro dell’1,9% rispetto all’anno precedente. In valore assoluto, sono state immesse nel mercato italiano 2.298.484 tonnellate d’imballaggi in vetro, una quantità in crescita per la prima volta dal 2011. Questo dato annuncia, quindi, un leggero aumento dei consumi alimentari interni. Il tasso di riciclo (70,3%), a fronte di un aumento delle quantità raccolte e riciclate, rimane pressoché costante. Considerando che la raccolta è aumentata, in proporzione, più del riciclo, è necessario continuare a lavorare per migliorare la qualità dei rifiuti d’imballaggio in vetro raccolti in modo differenziato.
Il CoReVe, attraverso le convenzioni locali con i Comuni o i Gestori delle raccolte, ha ritirato e avviato a riciclo direttamente 1.292.000 tonnellate di rifiuti d’imballaggio in vetro, corrispondenti all’80% del totale avviato al riciclo in Italia, con un aumento del 3% rispetto al 2013. Queste quantità provengono dalla raccolta differenziata di 6.510 Comuni italiani (circa l’80,4% dei Comuni italiani) per una popolazione coinvolta di circa 53.049.000 milioni di abitanti, corrispondente all’89,3% della popolazione italiana.