Non è vero che il clima sta cambiando, e se anche fa più caldo è tutta colpa del Sole. Macché, la causa di tutto sono i raggi cosmici e, comunque, il clima è sempre cambiato: la Groenlandia era la “Terra Verde”, coperta di alberi, in Inghilterra cresceva la vite. E poi lo scrivono anche sui giornali, che con la neve che è venuta giù questo inverno non c’è il riscaldamento globale… quindi va tutto bene, non preoccupiamoci.
L’industria del negazionismo sul tema dei cambiamenti climatici, grazie al sostegno di lobby parecchio interessate e di media e giornalisti compiacenti, ha ripetuto per anni questi e un’altra manciata di argomenti, fino a dargli una parvenza di plausibilità. In realtà, queste affermazioni non reggono a una verifica scientifica. Nel suo secondo libro, “Guida alle leggende sul clima che cambia. Come la scienza diventa opinione”, Stefano Caserini, docente di Fenomeni di Inquinamento al Politecnico di Milano, analizza le più sfruttate dai negazionisti climatici e ne dimostra l’infondatezza e l’incoerenza. Il libro è pubblicato da Edizioni Ambiente.
Come per il precedente saggio “A qualcuno piace Caldo”, di cui questo libro rappresenta una versione divulgativa e un aggiornamento, Caserini affianca a un’esposizione chiara e rigorosa della tematica scientifica una serie di approfondimenti sui principali autori delle leggende sul clima, e lo fa con chiarezza e ironia, strappando al lettore più di un sorriso amaro.
Il tema è di grande attualità: il libro racconta come ancora nel 2009 l’ipotesi che una faccenda importante come quella dei cambiamenti climatici sia una “bufala” o un “inganno ambientalista” ha ancora avuto spazio, troppo spazio. Sui giornali si sono potuti leggere titoli come “tutti sbagliati i numeri sui gas serra”, “i ghiacci stanno aumentando”, “il bluff del riscaldamento globale”. Nei telegiornali di prima serata il riscaldamento globale è stato definito una “pseudo teoria” e “fantascienza”, e si è sprecata l’ironia per le nevicate invernali.
Nel parlamento italiano una mozione firmata da 35 senatori ha chiesto al governo di bloccare la politica climatica europea, negando i dati inequivocabili sul riscaldamento del pianeta, sull’innalzamento del livello dei mari e sulla fusione dei ghiacci, citando possibili benefici dall’aumento dell’effetto serra e il riscaldamento di Marte e Plutone. Ancora molti sono i dibattiti in cui, in nome di un confronto “bilanciato”, sono proposte due tesi radicalmente diverse.
Come recita la frase di Sergio Castellari, del Focal Point Ipcc-Italia, riportata in quarta di copertina, questo piccolo, ma esauriente libro è un eccellente strumento di divulgazione scientifica climatica in un Paese in cui sono rare le iniziative volte a fornire al pubblico una corretta informazione riguardo i risultati della scienza del clima.
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