Il biogas offre un enorme potenziale di risparmio nella produzione di elettricità, calore o biometano. Nel suo stato grezzo, esso contiene molte impurità (H2S, NH3, silossani ecc.) e una grande quantità di vapor acqueo. Tale vapore riduce l’efficienza energetica e compromette la vita di servizio dei sistemi di recupero, in particolare i motori e le apparecchiature di depurazione.
Drypack è composto da scambiatori a fascio tubiero, un refrigeratore d’acqua e un separatore di gocce in un sistema omogeneo montato su telaio o pronto da assemblare. Sono disponibili tre versioni: Drypack One, Drypack Flex e Drypack Plus. Esse garantiscono prestazioni e efficienza combinando scambio termico ottimizzato, efficienza energetica del refrigeratore e separazione a gocce altamente efficiente.
Il Drypack One, in grado di trattare fino a 800 Nm3/h di biogas, è un’offerta che comprende otto modelli configurati per soddisfare le condizioni operative più comuni degli impianti di biogas agricoli. Questi skid sono dotati di refrigeratori Aqualis o Aquaciat. È possibile installare un post riscaldatore opzionale che permette di ridurre l’umidità relativa riscaldando il biogas attraverso il recupero di calore dal motore. Questa soluzione richiede un investimento e dei costi operativi ridotti.
Il Drypack Flex, con capacità di trattamento fino a 2.500 Nm3/h, rappresenta il migliore compromesso fra l’adattamento alle esigenze e la facilità di installazione. Ciat seleziona e ottimizza i componenti del sistema per adattarli ai dati specifici dell’installazione. Il sistema viene fornito su un telaio con tutti i vantaggi del “Plug & Dry”.
Questa soluzione può includere un economizzatore, ossia uno scambiatore ausiliario che riduce la capacità di raffreddamento e fornisce post riscaldamento senza richiedere calore esterno addizionale. Questa apparecchiatura riduce in modo significativo i costi operativi.
Il Drypack Plus è l’offerta più potente, fino a 6.000 Nm3/h, e quella che fornisce la più ampia libertà in termini di adattamento. I componenti Ciat offrono combinazioni illimitate per qualunque tipo di gas, portata, temperature e contenuto di umidità. Per esempio, è possibile integrare una funzione di preraffreddamento che viene gestita attraverso uno scambiatore di calore a fascio tubiero collegato ad un dry cooler a secco che abbassa il carico dal refrigeratore e riduce il consumo energetico del sistema. Questo preraffreddamento riduce notevolmente i costi operativi globali.