Ammonta a 136 tonnellate di CO2 l’impronta carbonica di Cariplo Factory nel 2023, calcolata – e interamente compensata – grazie alla partnership con ClimatePartner. Luce, connettività, riscaldamento e raffrescamento, utilizzo dei dispositivi elettronici, mobilità dei collaboratori nel percorso casa-lavoro e nelle trasferte professionali: tutto questo contribuisce a determinare l’impronta carbonica che Cariplo Factory ha deciso prima di limitare il più possibile e poi di compensare attraverso crediti di compensazione certificati, gestiti da ClimatePartner con progetti internazionali.
Così facendo Cariplo Factory raggiunge la neutralità carbonica. Il calcolo della carbon footprint è avvenuto sulla base del Greenhouse Gas Protocol, lo standard più utilizzato a livello internazionale per il calcolo delle emissioni. Cariplo Factory, successivamente, ha provveduto alla compensazione delle emissioni di CO2 attraverso il finanziamento di progetti internazionali per la protezione del clima. L’operazione di quest’anno replica quanto già avvenuto nel 2022, quando le emissioni erano state di poco superiori alle 130 tonnellate.
La novità di quest’anno è che Cariplo Factory si impegna a compensare anche le emissioni di anidride carbonica provenienti da tutte le iniziative e gli eventi organizzati all’interno dei propri spazi (oltre 100 nel 2023). Grazie alla collaborazione con ClimatePartner, infatti, Cariplo Factory ha messo a punto un sistema di monitoraggio, in linea con gli standard internazionali di settore, per calcolare l’impronta carbonica di ogni evento. In questo modo, aziende, startup, istituzioni e partner potranno contare su spazi innovativi, tecnologici e anche neutrali dal punto di vista carbonico.
L’attività di compensazione è solo l’ultimo tassello di una strategia virtuosa che punta prima di tutto a contenere al massimo la quantità di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. In questa logica, per esempio, è nata la Travel Policy di cui Cariplo Factory si è dotata per ridurre il proprio impatto ambientale attraverso la mobilità dei propri collaboratori. Trasferte aeree limitate alle distanze più lunghe e tendenza a mezzi a basse emissioni nell’ambito della mobilità urbana. Gran parte dell’energia elettrica utilizzata all’interno dei propri spazi, inoltre, proviene da fonti rinnovabili. Visto il grande numero di conferenze e iniziative che Cariplo Factory organizza all’interno del proprio hub di innovazione, sono state attivate diverse collaborazioni per il recupero delle eccedenze alimentari a valle degli eventi. Infine, è stata abolita la plastica monouso e viene limitato al massimo il consumo di carta e toner per la stampa di documenti.
Il calcolo tiene conto sia delle emissioni dirette generate dai combustibili fossili (per esempio: riscaldamento, parco auto aziendali, etc.) e dall’energia acquistata, come per esempio l’elettricità, sia delle emissioni indirette, derivanti dalla mobilità casa-lavoro, dalle trasferte, etc. Non sono, invece, coperte dalla dichiarazione di azienda carbon neutral tutte le altre emissioni, che si verificano al di fuori del controllo diretto dell’azienda – come quelle che avvengono durante l’estrazione e la produzione di materie prime acquistate dall’azienda, i prodotti intermedi, la logistica esterna, l’uso del prodotto e il trattamento a fine vita. Tuttavia, nel caso di Cariplo Factory, che non ha impianti produttivi, questa tipologia di emissioni può essere considerata residuale rispetto all’impronta carbonica calcolata. Inoltre, proprio per assicurare una “copertura” più ampia rispetto a quella calcolata sulle emissioni dirette e indirette, l’impronta carbonica definitiva verrà sempre maggiorata del 10% rispetto a quella che risulta da questi calcoli (per esempio: quella calcolata sulla base dei dati di Cariplo Factory corrisponde a 124 tonnellate, anche se il dato ufficiale è 136 tonnellate in considerazione di questo 10% extra).
“La missione di Cariplo Factory, che è una società benefit, è da sempre quella di supportare la trasformazione digitale, sostenibile e circolare, delle aziende: da qui è nata la volontà di adottare una misurazione quantitativa delle emissioni e la loro compensazione” – afferma Riccardo Porro, Chief Operating Officer di Cariplo Factory. – “Crediamo che, anche per una società a ‘basso impatto ambientale’ come la nostra, sia fondamentale rispondere alle sfide per la neutralità climatica poste dall’Unione Europe: per questa ragione siamo impegnati sul doppio versante del massimo contenimento delle emissioni e della loro compensazione”.