Dentifrici e detersivi contraffatti, profumi ‘taroccati’, concimi e fertilizzanti per le piante rubati o contenenti sostanze illegali, medicine fasulle, per le piante e per gli animali: valgono quasi 50 milioni di euro i sequestri effettuati negli ultimi tre anni dai Carabinieri nel settore cosmetico e degli agrofarmaci, cui si aggiungono quote di altri mercati, come farmaci veterinari, principi attivi farmaceutici, medicinali di automedicazione e detergenti. Prodotti fuorilegge, sequestrati grazie all’intervento dei Carabinieri, ma ‘intercettati’ anche con l’aiuto delle associazioni di categoria delle imprese.
È la ragione dell’accordo siglato il 30 novembre a Milano tra il Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, che coordina l’attività dei Nas, Nuclei Antisofisticazioni e Sanità, e Federchimica, Federazione Nazionale dell’Industria Chimica. È la prima volta che un Comando dell’Arma sigla un accordo con un’associazione confindustriale. La difesa delle produzioni nazionali e dei marchi a esse associati rappresenta un’esigenza sempre più avvertita anche dai settori produttivi, gravemente minacciati dal fenomeno della contraffazione, che influisce notevolmente sulle performance delle aziende e dell’indotto economico-industriale e, conseguentemente, sui posti di lavoro.
Per queste ragioni, che tengono conto della necessità di tutelare la salute dei consumatori allo stesso tempo difendendo le produzioni industriali, è nato l’accordo con le forze dell’ordine, che in sintesi prevede l’elaborazione congiunta di strategie operative, monitoraggi e servizi di controllo su tutti i settori merceologici rappresentati da Federchimica, con il coinvolgimento attivo per un adeguato supporto delle imprese alle attività investigative del Comando, anche fornendo dati relativi a smarrimenti e a furti e rapine perpetrati in danno dei propri associati. Parte importante sarà anche l’attività di formazione in favore dei Carabinieri in servizio ai Nas, con corsi di aggiornamento a favore dei Nuclei territoriali tenuti da esperti delle Associazioni di Federchimica.
La chimica subisce in più settori il fenomeno della contraffazione: per quanto riguarda i cosmetici, che in Italia hanno un mercato di quasi 8.800 milioni di euro, si stima che il mercato parallelo, che potenzialmente contiene il contraffatto, si aggiri sui 100 milioni di euro, ovvero 5% del mercato dei dentifrici e addirittura il 10% se parliamo di profumi. Per quanto riguarda gli agrofarmaci, la quota dei prodotti illegali perché contraffatti, rubati o importati illegalmente è stimata intorno ai 30 milioni di euro, pari al 4% del totale.
Casi di contraffazione affliggono anche il settore dei prodotti per la salute animale: il fenomeno a oggi non è in attenuazione, e interessa circa il 3-5% delle specialità farmaceutiche per animali produttori di derrate alimentari. Altre forme di “illegalità”, quali il mercato nero o le eccessive e ripetute preparazioni galeniche allestite in farmacia, coprono di fatto la contraffazione nel suo significato letterale.
Federchimica: www.federchimica.it
Comando dei Carabinieri: www.carabinieri.it