Building Energy, produttore indipendente di energia da fonti rinnovabili in Italia e all’estero, ha aperto una sede a Dubai, dalla quale saranno sviluppate e gestite le attività del gruppo nella regione Medio Oriente e Nord Africa.
La sede sarà guidata da Cornelius Matthes, che arriva dal consorzio industriale Dii/Desertec, e consentirà a Building Energy di cogliere il forte potenziale del settore nell’area: questi mercati già da alcuni anni hanno avviato un’ampia diversificazione del mix energetico investendo sulla produzione di energia da nuove tecnologie, innanzitutto impianti fotovoltaici, ma anche termodinamici, eolici e a biomasse. Complessivamente i Paesi dell’area Mena hanno definito piani energetici nazionali ufficialmente dichiarati volti a raggiungere una capacità complessiva di 50 GW da fonti rinnovabili entro il 2020.
Durante il recente World Future Energy Summit 2014 di Abu Dhabi – in occasione del quale Building Energy ha presentato, alla presenza dell’Ambasciatore Italiano Giorgio Starace, la propria expertise come Epc contractor e produttore di energia indipendente su scala internazionale – le istituzioni locali hanno confermato questa strategia energetica.
La scommessa sul segmento delle fonti rinnovabili nasce da diversi obiettivi: Arabia Saudita e Algeria intendono ottimizzare la gestione delle risorse di gas e petrolio, destinandole all’esportazione e rispondendo alla domanda domestica di energia attraverso fonti alternative; dall’altro lato il Marocco, che importa il 96% delle proprie risorse energetiche, si pone l’obiettivo di diversificare il mix; a queste esigenze, inoltre, si sommano le positive ricadute in termini occupazionali, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione.
“Le autorità governative dell’area”, commenta Fabrizio Zago, Ceo di Building Energy, “hanno previsto ingenti investimenti: i Paesi del Golfo hanno complessivamente stanziato 116 miliardi di euro per i soli progetti a energia solare. L’Arabia Saudita intende raggiungere la capacità di 54 GW da fonti rinnovabili entro il 2032, e il Marocco prevede di generale il 42% dell’elettricità da queste tecnologie entro il 2020”.
“La sede di Dubai”, prosegue Zago, “rafforza ulteriormente la nostra presenza internazionale, che ci vede oggi operare direttamente in Italia, Sud Africa, Stati Uniti, Repubblica Domenicana, Giappone e appunto Medio Oriente e Nord Africa. Anche in questa regione intendiamo affermarci come partner di grande expertise e affidabilità per gli operatori energetici locali interessati a crescere nel segmento delle fonti energetiche rinnovabili”.
Building Energy: http://www.buildingenergy.it