Pagina 80 - Energie & Ambiente n. 7

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n.7 settembre 2012
Aiat ha condotto la sua terza
indagine sugli ingegneri ambientali
dopo la laurea. La precedente
indagine era stata condotta nel 2007
e avevano risposto 250 ingegneri
ambientali, laureati al Politecnico
di Milano e soci dell’associazione.
Da quella survey emergeva che
un’ampia maggioranza (71%)
trovava lavoro entro tre mesi
dalla laurea, il 7% addirittura già
prima di laurearsi; lavoro che
per l’83% dei soci si svolgeva
sempre o prevalentemente nel
settore dell’Ambiente e Territorio.
Con riferimento al giudizio circa
l’adeguatezza della preparazione
fornita dal Politecnico, un terzo
del campione la considerava
complessivamente adeguata e
un ulteriore 55% sufficiente ma
migliorabile. Il 10% la considerava
invece inadeguata. I limiti della
laurea in IngegneriaAmbientale
erano identificati prevalentemente
(36%) nella scarsa competitività
con altre lauree più trasversali
(ingegneria chimica, meccanica
ecc.).
La nuova indagine, svolta negli
ultimi mesi del 2011, può basarsi
su un campione quattro volte
più numeroso di quello del 2007
(800 questionari compilati) con un
rapporto 1 a 2 tra donne e uomini e
una copertura geografica migliore
di quella che aveva caratterizzato le
due edizioni precedenti: circa il 60%
dalle regioni del nord e il 40% dal
centro-sud. I partecipanti all’indagine
sono tendenzialmente giovani:
hanno un età media di 26 anni e
un’anzianità di laurea compresa tra
5 e 6 anni.
L’estrazione dei primi risultati dalla
terza indagine compiuta daAiat sulla
carriera degli ingegneri ambientali
italiani ci porta diverse conferme e
alcune interessanti novità.
È innanzitutto importante rilevare
come in questo campione solo il
12% sia disoccupato (in 3 casi su
4 si tratta di laureati da meno di 3
anni), mentre l’8% sono studenti di
master/dottorato/corsi post-lauream
e il restante 80% ha un occupazione.
Ma naturalmente questo è solo il
dato medio, perché purtroppo le
differenze geografiche sono ancora
molto forti (Tabella 1): il grado di
disoccupazione al centro-sud è infatti
da 2 a quasi 5 volte più alto di quello
delle regioni del Nord.
Rassicurante pare anche il dato
medio relativo alla velocità con
la quale gli ingegneri ambientali
trovano la prima occupazione: la
metà degli occupati ha trovato lavoro
in meno di 3 mesi, mentre con
ulteriori tre mesi la percentuale sale
al 70%.
Anche in questo caso le diversità
geografiche non sono trascurabili:
nelle regioni del triveneto 6 mesi
sono sufficienti per il 75% degli
ingegneri mentre in Sicilia il dato
scende al 60%.
Emerge in ogni caso come trovare
lavoro sia in sostanza un’arte,
perché tutti i canali vanno battuti,
nessuna strada può essere
trascurata e bisogna in ogni caso
essere molto attivi e propositivi.
Come nella precedente edizione
dell’indagine, la rete di conoscenze
e amicizie è all’origine di un quarto
dei posti di lavoro, ma anche le
autocandidature hanno un peso
importante, fornendo quasi il 20%
delle posizioni; in crescita rispetto a 4
anni fa è il ruolo dei concorsi pubblici
e soprattutto quello delle iniziative
imprenditoriali in proprio, che
rappresentano il 10% del totale.
Per quanto riguarda le retribuzioni,
i dati disponibili riguardano un
sottocampione di 600 professionisti
ed evidenziano i seguenti elementi:
- la retribuzione media è ancora
inferiore ai 30.000 euro, come 4
anni fa, ma la variabilità è molto
forte con la collocazione geografica
del luogo di lavoro: in Lombardia si
registrano gli stipendi più alti (con
una media di circa 32.500 euro/
anno), mentre nelle regioni del Sud
le cifre si abbassano di percentuali
variabili tra il 33% e il 50% e per chi
vive all’estero si alzano in media del
50%, arrivando a superare i 47.000
euro/anno;
- gli uomini guadagnano in media il
20% in più delle donne;
la dinamica stipendiale è in
ogni caso rilevante al crescere
dell’anzianità di laurea, come mostra
la Tabella 2.
Questo in ogni caso solo l’inizio,
i dati raccolti sono molti ed entro
l’autunno completeremo le analisi.
Per porre domande o richiedere
approfondimenti specifici, non
esitate a contattare eregalini@
ingegneriambientali.it.
Ingegneri ambientali italiani
sotto la lente dell’ambiente
Tabella 1
MACRO Regione
Partecipanti
OCCUPATI STUDENTI
DISOCCUPATI
Nord - Lombardia
317
95% 1%
4%
Nord - Altre regioni
47
90% 6%
4%
Nord-Est
158
83% 8%
9%
Sud - Campagnia
67
65% 10%
25%
Sud - Sicilia
122
64% 16%
20%
Centro
56
59% 18%
23%
Sud - Altre regioni
33
48% 24%
28%
Italia
800
80% 12%
8%
Tabella 2
ANZIANITÀ PROFESSIONALE
(ANNI DALLA LAUREA)
RETRIBUZIONE MEDIA
(EURO/ANNO)
neolaureato
16.250
fino a 5 anni
19.628
tra 6 e 10 anni
32.712
tra 11 e 15 anni
42.778
tra 16 e 20
57.500
oltre 20 anni
80.000
Media complessiva
28.517