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n.5 marzo 2012
SOLUZIONI
ACQUA
diametralmente opposta e poco
sotto il pelo libero. L’ingresso
alla seconda vasca è collocato di
fronte, ma naturalmente potrebbe
essere spostato usando tronchi di
tubo curvi per il raccordo.
In ogni vasca il volume interno
(cilindrico) è collegato con quello
esterno (corona cilindrica) tramite
tre finestre ritagliate in prossimità
del fondo. Nella prima è anche
installato un dispositivo per lo
scarico dell’olio che si accumula
alla superficie dell’acqua nel
comparto anulare. La luce di
sbocco dell’effluente depurato si
trova nella seconda vasca.
Anche su queste vasche sono
state eseguite delle prove a
gradino e a impulso (Figura 5)
prima di quelle per la verifica
dell’efficienza di separazione.
Le curve sperimentali C(t)
all’uscita della prima e della
seconda vasca e il confronto con
le curve - modello teoriche non
hanno evidenziato l’insorgere di
anomalie di funzionamento come
volumi morti e by-pass. La loro
forma è intermedia fra lo schema
“miscelazione completa” e quello
“flusso a pistone”. Attualmente
gli autori stanno lavorando per
interpretare i valori sperimentali
secondo i modelli teorici “4 Cstr in
serie” oppure “1 o 2 PFR in serie
con dispersione longitudinale”.
Per quanto riguarda l’efficienza
di separazione, le analisi
chimiche hanno restituito un
valore di concentrazione media
di olio in uscita dal prototipo di
poco superiore a 100 ma/litro.
Tale valore non consente di
classificare il prototipo neanche
in classe II [5].
Il prototipo pertanto nella sua
configurazione attuale non
sembra pronto a entrare in
produzione. Sarà verificato
anzitutto quale sia il reale
contributo del secondo stadio
nel separare e trattenere l’olio.
Si potrebbe poi migliorare la
coalescenza delle particelle
oleose collocando sul
percorso dell’acqua dei setti
opportunamente inclinati.
Sarebbe da valutare l’utilità
anche per la seconda vasca di
un sistema di uscita automatica
dell’olio.
Il prototipo “Ragusano” ha
comunque il pregio della
semplicità costruttiva e
dell’automatismo del sistema
di scarico dell’olio, che è la sua
qualità caratteristica e originale.
Conclusioni
Come dimostrato dalle prove
eseguite sui due separatori di
Diliberto, i disoleatori statici
possono raggiungere efficienze
di separazione paragonabili ai
disoleatori a coalescenza, se
sono conformati internamente
in modo che il volume liquido
sia tutto utile, e se il carico
superficiale non supera,
indicativamente, 9 m/ora con TDI
di almeno 0,088 ora.
Le vasche dotate di un
meccanismo automatico per
l’uscita degli oli semplificano
in partenza la manutenzione e
fanno prevedere un rendimento
di depurazione più affidabile.
Riconoscimenti: le analisi
chimiche dei campioni sono
state eseguite da Rosa
D’Addelfio, Funzionario tecnico
nel Dipartimento; parte degli
strumenti usati sono proprietà del
Sistema di Laboratori di Ateneo
(UniNetLab) dell’Università di
Palermo del quale il Laboratorio
ISA fa parte. Questa rete nasce
come progetto cofinanziato
nell’ambito del POR UE -
Sicilia 2000/06 con l’intento di
fornire prodotti e servizi alle
PMI mediante la verifica e il
trasferimento di nuove tecnologie.
BIBLIOGRAFIA
[1] O. Levenspiel “Chemical Re-
action Engineering”, 3
rd
edition,
John Wiley & Sons, New York,
1999.
[2] C. Collivignarelli, G. Bertanza,
S. Bina “La verifica idrodinami-
ca nel trattamento delle acque.
– Basi teoriche. Procedure di
applicazione. Esempi” Collana
Ambiente, Vol. 8, C.I.P.A. Editore,
Milano, 1995.
[3] M. Messinese “Verifiche idro-
dinamiche e chimico-fisiche del
rendimento di Separatori prefab-
bricati di oli”, Tesi di laurea AA
2008/09, Facoltà di Ingegneria,
Università di Palermo, Palermo,
2010.
[4] P.A. Lanza, S. Nicosia “Impul-
se response tests in completely
mixed tanks and reactors. Key
assumptions and steps in ma-
thematical developments”. Atti
del XXXII Convegno Nazionale di
Idraulica e Costruzioni Idrauliche
Palermo, 14-17 settembre 2010.
[5] G. Licata “Verifica di un
prototipo prefabbricato di diso-
leatore per piccole utenze”, Tesi
di laurea A.A 2009/10, Facoltà di
Ingegneria, Università di Paler-
mo, Palermo, 2011.
Mod. 1000 Mod. 2000
Portata, dm
3
/s
2,78
2,78
TDI, h (teorico)
0,088
0,185
CS, m/h
8,85
8,85
D TDI, %
- 5
- 1,1
Figura 3 – Esempio di cromatogramma per un campione prelevato secondo la Norma UNI EN 858-1
Figura 4 – Schema del prototipo bi-stadio di Ragusano
Figura 5 – Curve di risposta del prototipo per immissione del tracciante a impulso.
La curva d’uscita della 1^ vasca costituisce la curva d’ingresso della 2^ vasca
Tabella 1 - Condizioni di prova per 2 disoleatori di Casa Diliberto Srl.
Il TDI si riferisce alla differenza % tra il TDI teorico e quello effettivo