AS_407_2018

SCENARI primo piano 21 Automazione e Strumentazione Ottobre 2018 tion of Companies - aprile 2017) che descrive uno stru- mento per aiutare le imprese manifatturiere a misurare il loro livello di maturità rispetto al paradigma 4.0 e offre indicazioni per costru- ire un percorso che consenta all’azienda di apportare cambiamenti in tempo reale. La norma DIN indicata consente di avere un qua- dro complessivo di come devono essere gestiti gli asset per sviluppare solu- zioni 4.0 adeguate; la norma infatti ha come concetto cen- trale quello di asset, inteso come elemento che contri- buisce a creare valore per l’azienda, sia esso materiale o immateriale. Sul concetto di asset si struttura il passaggio dal mondo fisico a quello virtuale dove i componenti reali sono collegati ai loro duali digitali: tutti gli asset appartenenti al mondo fisico diventano ‘componenti’ di Industria 4.0 se vengono rappresentati corret- tamente nel mondo digitale. Ogni asset quindi, per essere conforme al modello di riferimento RAMI 4.0, deve contenere una parte software e una hardware e inoltre tutte le sue componenti devono essere identificate e amministrate sin- golarmente nel sistema informativo attraverso una codifica con capacità di comunicazione. Lo studio acatech è stato, per il gruppo dell’u- niversità di Pisa, il riferimento strutturale per organizzare le domande dei questionari presenti nel modello e progettare il sistema di visualiz- zazione dei risultati (il cosiddetto radar ). Lo studio acatech valuta l’impresa su sei livelli distinti in due macro-fasi: la digitalizzazione e l’Industria 4.0 propriamente detta. La prima comprende i due livelli della informatizzazione e della connettività; la seconda considera gli altri quattro livelli: visibilità, trasparenza, capa- cità predittiva e adattabilità. Secondo gli esten- sori dello studio che stiamo analizzando, “il modello acatech consente di tracciare in modo chiaro la linea di confine tra Industria 3.0 e Industria 4.0. Il punto di transizione si trova fra il livello 2 ed il livello 3, dove le informazioni digitali sono integrate, rese intelleggibili e uti- lizzate dalle diverse funzioni aziendali”. Un aspetto interessante e innovativo di acatech rispetto alla norma DIN è la particolare atten- zione rivolta agli aspetti legati alla progetta- zione, alla ricerca e sviluppo, alla gestione della documen- tazione tecnica che acatech considera al pari di un qual- siasi altro asset aziendale. “D’altronde - osserva lo studio di Fantoni e C. - qual è il sensore più smart e più diffuso in azienda? Di certo sono le risorse umane : i conduttori delle macchine, i manutentori, la forza ven- dita, chi cura l’assistenza post vendita, ma anche i progettisti, i tecnologi, gli operatori dei servizi logistici ecc. Questi comunicano in forma testuale tramite docu- menti, mail, report e discus- sioni (che spesso trovano una formalizzazione e materializzazione in minute di riunione). Que- sti documenti si trovano spesso nascosti in un mare magno che costituisce la documentazione aziendale, non sempre gestita e valorizzata al meglio (nonostante a parer nostro sia la mani- festazione digitale di parte del know-how azien- dale)… Per questo la conoscenza che sta dietro o meglio dentro alla documentazione è l’asset più importante sul quale si basa il presente e si costruisce il futuro di un’azienda di successo”. Il modello di valutazione Il modello presentato in Ecosistemi 4.0 indivi- dua un percorso di valutazione sviluppato su tre passaggi: pre-valutazione, assessment, audit. La pre-valutazione ha il compito di fornire alle aziende un primo generale bilancio sul loro grado di maturità rispetto al paradigma Industria 4.0 tramite un breve report. È quindi costituita da un questionario che permette all’azienda di analizzare il proprio stato in materia di Industria 4.0 e di prendere consapevolezza rispetto ai concetti, alle tecnologie (le 9 tecnologie abili- tanti indicate nel Piano Nazionale), alle oppor- tunità progettuali e di finanziamento collegate con Industria 4.0. A tale scopo l’azienda viene analizzata sulla base di sei parametri: orga- nizzazione dell’azienda, competenze presenti, progettualità, tecnologie presenti, filiera, cul- tura. Questa fase si condensa in un report che valuta l’azienda in tre ambiti: assegnando un punteggio sui sei parametri indicati, misurando la situazione rispetto alle nove tecnologie e for- nendo una valutazione complessiva del livello di maturità dell’azienda. Le quattro aree strutturali secondo lo studio acatech

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