Nel corso della conferenza annuale di presentazione dei dati di bilancio 2020, Bosch ha svelato strategie e piani di investimento per il prossimo futuro. La società è consapevole che l’impegno globale per combattere i cambiamenti climatici stia spingendo verso l’elettrificazione e l’idrogeno verde.
“L’elettrificazione richiede soluzioni non soltanto per la mobilità, ma anche per il riscaldamento negli edifici” ha commentato il CEO Volkmar Denner.
Nell’elettromobilità gli elementi chiave del cambiamento sono la riduzione dei costi delle batterie e le norme sulle emissioni per raggiungere gli obiettivi climatici. Nella tecnologia per l’edilizia, in particolare per quanto riguarda il riscaldamento e la climatizzazione, l’impiego di pompe di calore ed energie rinnovabili sta acquisendo un ruolo sempre più importante.
Per esempio, negli impianti di riscaldamento e con soluzioni basate sull’elettricità, Bosch sta registrando una crescita molto più rapida rispetto al mercato. Il fatturato delle pompe di calore è cresciuto di oltre il 20% nel 2020 e Denner prevede che triplicherà entro il 2025.
Ma è nell’idrogeno e in particolare nel mercato delle fuel cell che la società vede una grande opportunità: secondo le stime dell’azienda il settore legato all’idrogeno verde nell’UE avrà un valore di quasi 40 miliardi di euro entro il 2030, con tassi di crescita annuali del 65%. Le celle a combustibile convertono l’idrogeno in elettricità e Bosch sta sviluppando soluzioni di celle a combustibile sia stazionarie sia mobili. Dal 2021 al 2024 Bosch prevede di investire oltre un miliardo di euro in questa tecnologia.
Il piano prevede di mettere in funzione quest’anno 100 impianti di celle a combustibile stazionarie. Forniranno elettricità a utenze quali data center, produttori industriali e aree residenziali. Una cella a combustibile a ossidi solidi stazionaria, situata al centro di Bamberg, in Germania, è stata messa in funzione alla fine di marzo 2021 insieme a Stadtwerke Bamberg, l’ente dei servizi pubblici della città.
Di recente poi Bosch ha costituito una joint venture con il gruppo cinese Qingling Motors per produrre sistemi di propulsione a celle a combustibile. Entro la fine di quest’anno scenderà in strada una prima flotta di 70 autocarri.
Per queste ragioni Volkmar Denner ha affermato orgogliosamente: “Bosch è già H2-ready”.