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Bayer CropScience: a gennaio l’avvio ufficiale in ItaliaERT

L’acquisizione dello scorso anno di Aventis CropScience da parte di Bayer Ag ha dato vita a Bayer CropScience, una realtà a livello mondiale con 22.000 dipendenti, 120 sedi produttive, una previsione di crescita del 4% l’anno e un giro d’affari atteso di oltre 7 miliardi di euro, entro il 2005.

Un investimento in ricerca e sviluppo pari al 10% del fatturato, implementato nei 10 Centri Ricerca Cropscience attivi nelle diverse nazioni, ha lo scopo di consentire alla nuova realtà aziendale di presentare al mercato mondiale un numero considerevole di nuovi prodotti agrochimici.

Alla produzione per l’agricoltura tradizionale si affiancherà, infatti, la ricerca nell’ambito di fitofarmaci e pesticidi più efficaci nei confronti delle malattie delle piante ed in grado di salvaguardare la salute delle piante e dell’uomo.

Dal 10 gennaio 2003 questa realtà è una società autonoma in Italia, facente capo alla Holding Bayer SpA, con sede produttiva nel polo industriale di Filago, in provincia di Bergamo (oltre 500 dipendenti, di cui circa il 20% dedicato a Bayer CropScience).

Tra gli obiettivi della nuova società ha una posizione di primo piano l’analisi della struttura di piante, insetti e malattie per identificare aree di ricerca più specifiche e orientarsi verso lo studio di sostanze con applicazioni più mirate, riducendo gli effetti indesiderati.

Con il programma di presentare ogni anno due nuovi principi attivi firmati CropScience, l’Italia, proprio perché considerato un mercato di riferimento importante, è uno dei 5 paesi (insieme con Giappone, Usa, Germania e Francia) deputato ad intervenire nella decisione, dopo lo screening iniziale, di commercializzare o meno il nuovo prodotto.